03.04.2023 – 07.30 – Progetti strategici di ampio respiro internazionale, rivolti al mercato, puntando sul minore impatto ambientale che il trasporto intermodale ha rispetto al “tutto strada”, ma anche risultati eccezionali raggiunti nel 2022, testimoniati dai numeri scritti nel bilancio che verrà formalizzato nelle prossime settimane all’assemblea dei soci. Si va dai 5.650 treni operati a 657.000 TEUs movimentati tra il traffico intermodale terra e mare, a un fatturato di 86 milioni di euro, in aumento del 64% rispetto all’anno precedente, fino alle ben 98.000 tonnellate di emissioni CO2 in meno, grazie anche alla rete capillare dei servizi intermodali operati e dal fattore di riempimento medio dei treni pari al 86% della capacità. Sono alcune delle cifre che fotografano in modo eloquente il trend espansivo e lo sviluppo sostenibile della società Alpe Adria Spa, basato sulla proposta di corridoi logistici integrati quale risposta al cambiamento dei fenomeni che interessano il processo di rimodulazione della logistica a livello globale.
L’ultimo triennio è stato caratterizzato da eventi estremi che hanno creato forti stress nelle catene di approvvigionamento e nel sistema logistico ed industriale. “Ogni giorno dobbiamo rispondere alla sfida di gestire la volatilità delle catene logistiche che diventano sempre più di difficile interpretazione – sottolinea il CEO di Alpe Adria Antonio Gurrieri – perché pandemia, guerra e crisi energetica hanno disegnato e stanno ancora rimodellando le catene stesse, con oscillazioni senza precedenti. Dunque – aggiunge – è il momento di cambiare rotta con risposte rapide, adottando nuove soluzioni e modalità più agili e resistenti”.
In Italia, fa notare il CEO, “più di un’azienda su quattro ha segnalato più di 20 interruzioni della supply chain e sempre più ci dovremmo abituare a costi di spedizione volatili, dato che l’attuale crisi economica, generata dall’inflazione, sta riducendo la richiesta di trasporti, con conseguente diminuzione del 60% del prezzo dei noli sulle principali rotte”.
Per rispondere alle dinamiche in atto sia industriali, con la rilocalizzazione delle attività produttive e l’accorciamento delle catene di approvvigionamento, sia logistiche, con il gigantismo navale e l’integrazione verticale dei principali operatori marittimi per offrire servizi end-to-end ai clienti della manifattura, Alpe Adria sta dunque implementando un set di corridoi multimodali e multiplayer.
“Facendo leva sul proprio ruolo di facilitatore neutrale delle catene logistiche intermodali – spiega ancora Gurrieri – grazie al suo know-how e alle partnership attive con gli operatori del settore, la nostra società ha strategicamente definito il design e la pianificazione utili all’implementazione di diversi corridoi, ciascuno dei quali possiede una propria specificità, allo scopo di supportare le dinamiche in atto per interesse geografico e strategico, sull’asse per i Balcani, l’asse tedesco-lituano, quello dei Due Mari (di collegamento tra est ed ovest) e l’asse verso il Regno Unito. Tali corridoi – conclude il CEO – hanno come comuni denominatori l’innovazione, la neutralità, la competenza e l’affidabilità. Queste capacità sono fondamentali per comprendere la complessità, anticipare le potenziali disfunzioni e sviluppare rapidamente una risposta”.
l.l