08.03.2023 – 16.30 – “Così come presentata, la settimana corta sembra un’ipotesi velleitaria, a cui non possiamo che rispondere che un approccio serio debba necessariamente passare per un miglioramento delle condizioni salariali, il taglio del cuneo fiscale dei redditi. In sintesi, se si vuole veramente farla, l’unica via è quella della contrattazione con le forze sindacali”. Lo sottolinea il segretario regionale UIL del Friuli Venezia Giulia, Matteo Zorn, commentando alcune ipotesi sull’introduzione della ‘settimana corta’ avanzate sulla stampa da Confindustria dell’Alto Adriatico.
“In Italia ci sono oltre 7 milioni di lavoratori che lavorano ‘senza contratto’, perché i contratti collettivi nazionale sono scaduti”, sottolinea Zorn, ricordando per esempio quello della Vigilanza-servizi fiduciari scaduto da 8 anni, Turismo-commercio-servizi o del Legno-arredo. “Se Confindustria vuole ragionare seriamente, si impegni da subito nel rinnovo dei contratti scaduti. Poi potrà seguire una nuova stagione di contrattazione in cui ci potrà essere un confronto sulla rimodulazione degli orari settimanali del lavoro, con i paletti, che mettiamo come sindacato, che l’eventuale contrazione degli orari è accettabile solo a parità di stipendio”, conclude il segretario regionale UIL.
[c.s.]