17.01.2023 – 08.00 – “Ispirata alle tragiche storie delle ragazze pakistane vittime di acidificazione, l’opera d’arte contemporanea ‘Vergogna’ ci fa riflettere su quanto sia importante non solamente adottare dei provvedimenti per la tutela delle donne vittime di violenza, in tutte le culture e in ogni Paese, ma anche sul perché si sia arrivati oggi ad assistere all’incalzare di questo odioso fenomeno”.
Lo ha sottolineato ieri mattina il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute Riccardo Riccardi intervenuto allo scoprimento dell’opera d’arte contemporanea “Vergogna”. Realizzata dall’artista friulano Fausto Deganutti, la creazione è stata installata in uno dei due cortili ribassati del padiglione 15 del presidio ospedaliero Santa Maria della Misericordia di Udine, nel tratto di galleria di collegamento ai padiglioni 8 Nuove Mediche, 9 Scrosoppi e 19 Morelli de Rossi. Presenti alla cerimonia anche l’artista e il direttore generale di Asufc Denis Caporale.
“L’opera, che raffigura un volto femminile segnato dalla violenza, non può non farci riflettere anche sui gravi casi di attualità che si sono verificati di recente a danno di personale sanitario della nostra regione, nello svolgimento del proprio servizio a favore della comunità – ha aggiunto Riccardi facendo riferimento alla guardia medica aggredita in prossimità dell’istituto Gervasutta di Udine -. Azioni vigliacche che intendiamo frenare ricorrendo al potenziamento della sorveglianza e con l’implementazione delle tecnologie di videosorveglianza, ma che dobbiamo bloccare anche con percorsi di educazione, in un contesto sociale di forti tensioni e di radicale mutamento”.
L’opera “Vergogna”, che rappresenta la sofferenza ma anche il desiderio e la speranza di resurrezione a una nuova vita che vada oltre il dolore subito, è stata donata all’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale dall’associazione onlus “Smileagain Fvg”.

“Anche l’arte, nella sua espressione simbolica, nella sua capacità di trasmettere contenuti, sensazioni, moniti e memorie, diventa strumento di comunicazione efficace e immediata, capace di veicolare concetti importanti, di far riflettere su tematiche di grande attualità e di non far calare il velo dell’oblio su eventi e accadimenti che hanno segnato profondamente il periodo storico che stiamo vivendo”.
E’ stato invece il commento di Riccardi di fronte all’opera artistica “Il male sconfitto”.
L’opera è stata realizzata nel 2020 dall’artista friulano Roberto Milan per ricordare la lotta contro il coronavirus, combattuta con ricerca e medicina, e anche fede, preghiera e speranza. È stata donata all’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (Asufc) da Danieli & Co Officine Meccaniche, Calligaris e Ferriere Nord.
L’opera vuole essere un omaggio a tutti gli operatori di Asufc: medici, infermieri operatori socio-sanitari, personale tecnico e amministrativo che hanno operato con grande dedizione e spirito di abnegazione durante l’emergenza Covid-19. Mette in contrapposizione il bene, rappresentato da un’ala d’angelo di cedro del Libano recuperata e restaurata dall’autore dalle macerie del sisma del 1976, e il male (la pandemia) raffigurato da un appuntito vetro rosso che si sta piegando, perdendo forza.
“Nei momenti più difficili della pandemia ognuno ha cercato di esorcizzare la paura propria e degli altri percorrendo le vie ritenute più aderenti al proprio sentire. È in questo solco che è nata l’opera di Milan, che rimarrà a memoria dello straordinario lavoro svolto dai nostri professionisti della salute e che permetterà di riflettere su cosa è stato per tutto noi il Covid. Un grazie va anche a chi generosamente ha donato l’opera” ha aggiunto Riccardi.
l.l