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sabato, 19 Aprile 2025

Arpa stila un primo bilancio delle condizioni meteo del 2022

30.12.2022 – 18:30 – Con l’anno solare che va a concludersi, è tempo di tirare le somme sull’andamento del meteo negli ultimi dodici mesi. Come fa sapere Arpa FVG (arpa agenzia regionale per l’ambiente), in una nota consultabile per esteso sul sito dell’agenzia stessa, “i dati rilevati dall’osservatorio meteo dell’Arpa FVG parlano chiaro: un anno caratterizzato da temperature dell’aria e del mare più alte rispetto alla norma, da piogge quasi ovunque inferiori del 30-50% e da alcuni eventi di rilievo soprattutto lungo la costa. Tutti segnali di un cambiamento climatico in atto anche in Friuli Venezia Giulia”. Le temperature sono dunque in aumento, un trend che appare ancor più evidente se si allarga lo spettro di osservazione.

L’aumento delle temperature è stato in buona parte influenzato dalla particolare circolazione atmosferica estiva caratterizzata dalla presenza dell’anticiclone africano. Si è avuta una prevalenza di tempo soleggiato e temperature massime costantemente molto alte: da metà maggio a metà settembre la media delle temperature massime in pianura si è attestata intorno ai 31 °C. La temperatura media annuale del 2022 in Friuli Venezia Giulia è risultata più alta di oltre 1 °C rispetto al trentennio climatico di riferimento 1991-2020. L’incremento inoltre – prosegue la nota – “è ancora più accentuato se consideriamo l’andamento termico secolare registrato a Udine. L’analisi dei dati dal 1901 mostra come il 2022 è stato decisamente l’anno più caldo, con incremento rispetto alla media del secolo scorso di +2 °C“. Sul lungo periodo (1922-2021) si nota che solo nei mesi di gennaio, marzo, aprile e settembre le temperature sono state in linea con le medie degli anni precedenti. Un discorso che vale anche per le acque marine: la temperatura media del mare a 2 metri di profondità è stata di circa 1 °C più alta della norma rispetto al periodo 1995-2021.

Un ulteriore problema riguarda la siccità. Anche l’entità delle piogge infatti è in calo rispetto al passato: “La siccità ha colpito duramente la nostra regione durante tutto l’anno, portando anche a delle conseguenze importanti per l’agricoltura e facilitando i grandi incendi boschivi estivi che hanno interessato sia il Carso che la zona montana. Le precipitazioni cumulate, infatti, sono risultate quasi ovunque inferiori dal 30 al 50% rispetto alla climatologia (1991-2020); solo in alcune zone lungo la costa e nella media pianura friulana si sono registrati dei forti temporali autunnali che hanno riportato le precipitazioni nella norma. Significative, e a titolo d’esempio, le piogge mensili di Udine: solamente a settembre ha piovuto più della norma, mentre tutti gli altri mesi hanno fatto registrare precipitazioni di gran lunga al di sotto della norma secolare 1922-2021″.

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