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sabato, 19 Aprile 2025

Disabilità, consenso quasi unanime su ddl173

27.10.2022 – 19.00 – “Attraverso questo voto, l’Aula scolpisce uno degli atti importanti di questa legislatura, dando vita a una misura attesa da anni e a disposizione della comunità. Tutte le cose possono essere fatte sicuramente meglio, ma il meglio è sempre nemico del bene. Abbiamo fatto un lavoro importante e oggi assumiamo la migliore decisione possibile, ulteriore punto di arrivo e di partenza al tempo stesso, declinando una norma dinamica. Sarà compito delle Istituzioni quello di vigilarla, seguirla, accompagnarla e sostenerla, componendo tutte le diverse esigenze, gli interessi e anche i pregiudizi”.

Questo il commento in Consiglio regionale del vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, in fase di approvazione a larghissima maggioranza (astenuto Furio Honsell, Open Fvg) del disegno di legge 173, relativo agli interventi a favore delle persone con disabilità e al riordino dei servizi sociosanitari in materia.

L’espressione da parte dell’Assemblea legislativa ha fatto seguito a una lunga discussione conseguente all’illustrazione dei numerosissimi emendamenti, caratterizzata da un clima di collaborazione sinergica, emersa anche alla luce delle numerose istanze spontaneamente ritirate in corso d’opera dai rispettivi promotori in quanto spesso contenute in altre sezioni dell’articolato. Bocciate, comunque, 8 istanze di Honsell (più 4 ritirate) e 5 di Mariagrazia Santoro del Pd (ben 13 i suoi ritiri).

Via libera, oltre agli otto di derivazione giuntale, a svariati emendamenti proposti da entrambi i versanti dell’emiciclo di piazza Oberdan. Il pentastellato Andrea Ussai è stato infatti premiato in merito a una formulazione più aderente della definizione di disabilità contenta nella convenzione Onu, alla promozione del principio di parità di trattamento e di non discriminazione, alla piena inclusione lavorativa e alle misure di accomodamento ragionevole, all’adeguamento nelle stazioni degli autobus degli standard minimi legati ai diritti dei passeggeri, alla valorizzazione dei mediatori e degli interpreti culturali, nonché alla collaborazione dell’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità con quello del Mercato del lavoro per un monitoraggio specifico.

Ok alla dem Santoro sui contributi alle Ater per interventi specifici sull’edilizia residenziale pubblica, sull’integrazione dei fondi per l’abitare sociale e verso percorsi di autonomia abitativa, sul coinvolgimento della Commissione competente in svariate situazioni, sulla promozione nelle università e negli enti di formazione di percorsi formativi per il personale socio-sanitario sulla comunicazione aumentativa alternativa e sulle indicazioni ai Comuni attraverso i Piani attuativi annuali dei Piani di Zona.

Emanuele Zanon (Regione Futura) e Ivo Moras (Lega) hanno invece ottenuto l’inserimento nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti di specifiche clausole che, in coerenza con le norme europee, operino nei meccanismi premiali anche per la progressione verticale dei disabili.

L’Esecutivo, dal canto suo, ha infine aggiunto al testo di partenza il sostegno alle attività di consulenza, orientamento e informazione (anche tramite individuazione di centri di riferimento per ottenere uniformità su tutto il territorio regionale). I Servizi di integrazione lavorativa (Sil) realizzeranno gli interventi terapeutico-riabilitativi e socio-riabilitativi finalizzati all’acquisizione di competenze e al potenziamento delle abilità, promuovendo e realizzando l’inclusione sociale, mentre spetta alla Regione il compito di esercitare le attività di programmazione, progettazione e gestione degli interventi relativi al governo del sistema sanitario, sociosanitario e sociale. In termini organizzativi, la Direzione centrale competente si avvale della struttura operativa complessa area Welfare di Comunità dell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano-Isontina (Asugi).

Riccardi, prima di congedarsi, ha ricordato “lo sforzo molto importante esercitato da numerose figure attraverso 35 incontri, 60 versioni della norma e le proficue audizioni. I Comuni rimangono un pilastro indiscutibile di questa partita, autentica sentinella sui territori”.

Significative anche le dichiarazioni di voto che, a parte Honsell (“Condivido i principi, ma non sono ottimista sugli effetti di questi articoli”), hanno impegnato anche la forzista Mara Piccin (“Si delinea un orizzonte ampio verso una dimensione di maggior autonomia, attraverso un passaggio concreto che unisce cronicità, disabilità socialità e lavoro: quattro sfere complementari e fondamentali”).

Moras, uno dei relatori per la Maggioranza, ha evidenziato che “tutti hanno voluto condividere, anche quella parte di Opposizione costruttiva e disposta a un confronto leale a vantaggio di una norma che porterà benefici incisivi”. Ussai, altro relatore, ha quindi parlato di “punto di arrivo e di partenza, partecipato nella stesura e poi anche dall’Aula. Questi principi importanti ora dovranno essere attuati, perché sono ancora troppe le barriere che limitano la partecipazione”.

Santoro, infine, ha invitato a “guardare avanti. Esprimo grande soddisfazione perché certi passaggi, prima esclusi, sono stati poi introdotti con alcuni approfondimenti che hanno accolto anche i nostri emendamenti. Era doveroso esprimere un parere positivo”.

Prima del voto sono stati promossi tutti i 5 ordini del giorno presentati dai consiglieri e firmati dai dem Santoro (2), Nicola Conficoni e Roberto Cosolini, nonché il leghista Elia Miani. Questi i temi: l’adeguamento funzionale delle abitazioni civili alle esigenze specifiche, le modalità di attuazione relative al passaggio di competenze tra Comuni e aziende sanitarie, le risorse da destinare ai Comuni per la creazione di parchi giochi inclusivi, il sostegno per le cure e la terapia da sostenere obbligatoriamente all’estero in favore di soggetti affetti da patologie che determinano mancanza di autosufficienza, nonché le nuove linee guida ai Comuni per l’aggiornamento puntuale dei Piani di Zona alla luce della nuova legge.

Il ddl173 ha trovato approvazione tanto dai banchi della maggioranza quanto da parte dell’opposizione. “Questo provvedimento è al tempo stesso un punto di arrivo e un punto di partenza” ha spiegato, dal MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai. Che ha apprezzato, oltre che i contenuti della legge (che, per Ussai, “permette al Friuli Venezia Giulia di compiere un salto culturale, sancendo principi importanti che ora dovranno essere attuatipermette al Friuli Venezia Giulia di compiere un salto culturale, sancendo principi importanti che ora dovranno essere attuati per garantire i diritti delle persone con disabilità”) ha apprezzato anche che la legge sia nata da “un percorso partecipato, sia nella stesura del disegno di legge che nell’iter di approvazione in Consiglio regionale”.

“L’evoluzione nell’affrontare le molte tematiche relative alla disabilità è certamente un obiettivo condivisibile e necessario. Il ddl 173 raccoglie in modo ambizioso questa sfida.” ha spiegato l’esponente del Partito Democratico Mariagrazia Santoro. Che però ravvisa qualche problema nella legge, in particolare il fatto che richieda “troppi atti successivi, ben 22 in totale tra delibere di Giunta, regolamenti, atti di indirizzo, atti di intesa e linee guida. Per questo, a seguito di un confronto con la Giunta, abbiamo chiesto e ottenuto che gli atti attuativi trovino la necessaria condivisione preliminare nella commissione di merito, in modo che siano chiari esiti e tempi di attuazione sui quali avevamo espresso diverse preoccupazioni”. Al di là di ciò, Santoro esprime l’apprezzamento per l’atteggiamento della Giunta: “riconosciamo con onestà lo sforzo fatto da uffici e Giunta nel comprendere e successivamente approfondire e quindi accogliere diverse delle nostre proposte presentate negli emendamenti”.

L’operato collaborativo della Giunta è stato universalmente riconosciuto. Anche il consigliere del Patto per l’Autonomia, Giampaolo Bidoli, aveva elogiato “un grosso lavoro di
tessitura a cura della direzione e degli uffici e del prezioso supporto dei soggetti che si
occupano di disabilità in regione e che, grazie a un proficuo confronto, ha permesso, anche
negli ultimi passaggi, di migliorare ulteriormente la norma superando la legge regionale di
riferimento che risaliva, ormai, ad oltre 25 anni”. Per il consigliere autonomista, per raggiungere buoni risultati servirà “tener conto delle varie e diversificate esperienze attive in regione che hanno dimostrato un ottimo livello di risposta: un patrimonio di competenze sviluppate in stretta collaborazione con i Comuni, quali interlocutori attivi e rispettosi del fondamentale principio di sussidiarietà.”.

L’unica “voce fuori dal coro” è quella di Furio Honsell, che si è astenuto. “Come Open Sinistra Fvg siamo stati l’unico gruppo consiliare ad astenerci” ha dichiarato Honsell. Il perché è presto detto: “Questo non certamente perché non condividiamo i principi di questa legge, che sono quelli dell’Onu, ma perché molti degli articoli operativi che dovrebbero implementarli sono piuttosto generici e assolutamente non cogenti nell’assicurare quanto promettono. Inoltre, emerge la preoccupazione che possano rimanere solo un auspicio. Questa legge – conclude Honsell – rischia di avviare la
sanitarizzazione di molti servizi sociali, e ciò non sembra opportuno”.
[c.s.]

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