25.10.2022 – 11.10 – “Il Comune va trasformato in un’agenzia di sviluppo territoriale, basata sulla coesione, sociale e amministrativa. Le parole chiave del futuro sono territorio, comunità, generatività, puntando sulle vocazioni della città di Udine: l’agroalimentare, la casa, l’educazione scolastica, la salute, lo sport, la conoscenza”. Queste le parole pronunciate dal Alberto Felice De Toni nel corso di un incontro promosso in Camera di Commercio dall’associazione Coesis. Lui che ha già dato la sua disponibilità a correre nella coalizione che sfiderà il centrodestra, e che ora attende l’investitura ufficiale. Nel frattempo, ha delineato quella che sarà la sua idea di città: “Perché non immaginare Friuli Doc come Friuli Uni-Doc, coinvolgendo il sistema universitario, e non solo quello italiano ma europeo, per trasformare Udine nella città dell’agroalimentare, visto che qui c’è una facoltà molto affermata? O ancora, perché non fare di Udine la città dell’abitare, facendo leva sulla tradizione degli architetti nostrani e sulla cultura della casa espressa anche attraverso la Fiera? La città va re-immaginata, partendo, ad esempio, dalla rigenerazione urbanistica dell’ex area Safau, inutilizzata da 40 anni. Noi siamo terreno fertile per l’innovazione, primo perché nasce in periferia, secondo perché si sviluppa sulle diversità. Elementi che la città di Udine possiede entrambi. Senza dimenticare che per fare innovazione servono le persone, e noi possediamo storie di personaggi eclatanti. Cito solo Malignani, Danieli, Pittini”. (a.c.)