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sabato, 19 Aprile 2025

Uniud: inaugurato il primo parco archeologico assiro nel Kurdistan iracheno

24.10.2022 – 07:45 – È il frutto della collaborazione tra la missione archeologica dell’Università degli Studi di Udine e la Direzione delle Antichità locale il parco archeologico assiro appena inaugurato a Duhok, città del Kurdistan, un progetto a cui gli archeologi dell’Ateneo friulano hanno lavorato negli ultimi quattro anni. D’ora in avanti sarà dunque possibile visitare il parco archeologico di Faida, il primo realizzato nel Kurdistan iracheno, che ospita un complesso di irrigazione lungo oltre dieci chilometri scavato tra l’VIII e il VII secolo a.C., grossomodo 2700 anni fa, decorato da tredici imponenti rilievi rupestri scolpiti lungo una delle sponde.

Il personale di Uniud è intervenuto nel 2019 con un’opera di documentazione, protezione, restauro e valorizzazione dei manufatti che saranno visitabili anche online grazie a un tour virtuale. Il progetto Kurdish-Italian Faida Archaeological Project (Kifap) è infatti co-diretto da Daniele Morandi Bonacossi dell’Ateneo friulano, che ha spiegato come “attraverso la musealizzazione dello straordinario complesso di arte rupestre di Faida, l’Università di Udine restituisce alla comunità locale e internazionale un sito archeologico unico nell’intera Mesopotamia, ponendosi come università leader nella valorizzazione del patrimonio archeologico dell’Iraq”.

Presente alla cerimonia, il rettore di Uniud Roberto Pinton ha rivendicato con orgoglio il lavoro dell’Ateneo udinese: “L’Università di Udine è orgogliosa dello straordinario lavoro di studio e di ricerca che i nostri archeologi hanno compiuto per realizzare il Parco. Un esempio di eccellenza scientifica che contribuisce alla valorizzazione del patrimonio culturale del Vicino Oriente”. La direttrice del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale, Linda Borean, ha lodato i risultati raggiunti dall’equipe guidata dal professor Morandi Bonacossi che “confermano anche a livello internazionale l’elevata qualità delle ricerche scientifiche e delle applicazioni tecnologiche per la conservazione, valorizzazione e tutela dei beni culturali, ambiti nei quali il Dipartimento di studi umanistici e del patrimonio culturale è stato riconosciuto tra i dipartimenti di eccellenza del sistema universitario italiano”.

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