06.10.2022 – 20.00 – “Le violenze verso medici e infermieri sono in aumento, gli organi di rappresentanza dei sanitari chiedono misure urgenti, dai vertici politici arrivano rassicurazioni e promesse, tante parole, ma poco o nulla di concreto. Il fenomeno è complesso, di difficile contrasto, vi sono molte cause.”. Questo l’allarme lanciato con una nota stampa dal consigliere regionale del Gruppo Misto, Walter Zalukar. “Questi problemi ci sono sempre stati, ma in numero enormemente minore e con conseguenze usualmente meno gravi, poiché in passato c’era maggior attenzione sia in chiave preventiva che di contenimento del danno ad aggressione avvenuta.”.
“Ma perché oggi ci sono tante aggressioni in più?” si chiede Zalukar, che fa una propria personale analisi: “Spesso si tende a scaricare tout court la responsabilità sui cittadini, ma è di evidenza comune che la gente è sempre più esasperata: tempi di attesa mai visti prima per l’ambulanza, tante ore di attesa nel triage prima di essere visti dal medico, i familiari impediti a star vicini, assistere il loro caro, addirittura a dare l’ultimo saluto al genitore morente. E allora capita che si alzi la voce, non di rado la risposta dei sanitari può apparire conflittuale, perché anche loro sono esasperati, sono troppo pochi per la mole di lavoro, sono sfiniti da turni aggiuntivi subentranti, sono malpagati e spesso maltrattati dalla stessa amministrazione. E così purtroppo dalle parole si passa ai fatti, avere in rinforzo altri operatori non è facile, anche chiedere aiuto al soccorso pubblico è difficile, perché bisogna passare le forche caudine del 112 prima di poter parlare con la polizia, e poi anche questa deve fare i conti con i vuoti di organico e non sempre le volanti sono subito disponibili.”.
Certamente, vi sono anche casi in cui la violenza non è dovuta a esasperazione: “Ma ci sono anche le violenze dei facinorosi, dei bulli, ma non credo che gli aumenti di pena invocati siano un deterrente, per questi può incidere solo la prontezza di una punizione certa, e l’affanno in cui si trova la Giustizia non aiuta. Occorre riparare alle carenze di organico di medici e infermieri, occorre avere strutture più empatiche verso i cittadini, passare dall’attuale organizzazione improntata ad una burocrazia ottusa verso un’attività per processi, dove il fine è il benessere e quindi la soddisfazione del cittadino e non il mero rispetto delle competenze. E poi ci sono i problemi Giustizia e Polizia.” conclude Zalukar.
[c.s.]