22.09.2022 – 11:00 – L’Udinese di Andrea Sottil è la sorpresa di questo avvio di stagione, sia per i risultati e il piazzamento in classifica, sia per la qualità espressa nei singoli e nel collettivo. Una qualità che ha consentito alla squadra friulana di vincere agevolmente anche contro due corazzate come Inter e Roma, accreditate tra le favorite. Il merito tuttavia, come sempre, va esteso a una società solida che sa lavorare e che, tramite un lavoro di scouting capillare, è in grado di scovare in giro per il mondo calciatori talentuosi e funzionali al progetto. La responsabilità di questo lavoro ha un nome e un cognome, Pierpaolo Marino, direttore dell’area tecnica del club bianconero dal 2019, che è stato capace di costruire una rosa in cui valori tecnici importanti si uniscono a una fisicità debordante.
Intervenuto nel pomeriggio di ieri ai microfoni di “Tutti convocati” su Radio 24, Marino non rinuncia a rivendicare i buoni risultati: “Abbiamo affrontato tre grandi squadre in sette partite e ne siamo venuti fuori con sei punti meritati e una prestazione, nella gara d’esordio a San Siro contro il Milan, molto confortante nonostante la sconfitta. È vero che non le abbiamo incontrate al massimo della forma: tutte queste squadre contro di noi hanno palesato alcune difficoltà e includerei nel novero anche la Fiorentina. Il Milan è forse quella che ci ha patito di meno, ma più dal punto di vista del risultato che della prestazione”.
Marino spende parole di elogio per l’allenatore Andrea Sottil: “Non sono sorpreso dai risultati perché conosco i giocatori, il gruppo di lavoro e l’allenatore che abbiamo tra le mani. Il giorno precedente alla partita è come il giorno prima degli esami all’università e quest’anno non ho mai avuto la sensazione di arrivare impreparato alla gara o già perdente. Dopo migliaia di partite da dirigente, credo di aver sviluppato una sensibilità per questo genere di cose”. Non è un caso. Il nuovo Mister friulano è uno che ha fatto la gavetta, ha lavorato nelle serie minori, conquistandosi ogni successo, fino a meritarsi la grande occasione in Serie A. Sottil è un perfezionista, spiega Marino. “Studia gli avversari e i propri giocatori, approfondisce le metodologie di allenamento continuamente. Inoltre è uno psicologo fine con i giocatori. Al di là delle competenze tattiche, che sono scontate, è un eccellente motivatore”. Sottil è anche un grande lavoratore. Come aveva reso noto lo stesso Marino alcune settimane fa, rispetto alle gestioni passate i tempi di allenamento settimanali sono aumentati di ore.
Marino svela infine un retroscena sulla scelta dell’allenatore, selezionato in un ventaglio di almeno dieci candidati, ma il suo passato da giocatore nel club friulano ha fatto la differenza: “Allora ero dirigente e ricordo che era un titolare e un giocatore con leadership, la dirigenza lo ha voluto fortemente”.