14.09.2022 – 12:00 – È possibile ridurre l’impatto climalterante del metano? Forse sì. Almeno stando ai risultati conseguiti dal gruppo di Chimica industriale e catalisi dell’Università di Udine e pubblicati sulla rivista scientifica internazionale Nature Communications in un lavoro realizzato in team con il Politecnico della Catalogna e il Sincrotrone “Alba” di Barcellona. La ricerca approfondisce il funzionamento di catalizzatori in grado di ridurre le emissioni del metano, trasformandolo in composti come idrogeno e metanolo, e pone le basi per la costruzione di nuovi catalizzatori più efficienti e resistenti, capaci di contribuire al processo di transizione ecologica. Lo studio è incentrato sulla caratterizzazione avanzata di catalizzatori preparati dall’Ateneo con metodi innovativi e, per quanto attiene alla parte friulana, è stato condotto dal gruppo di Chimica industriale e catalisi del Dipartimento politecnico di ingegneria e architettura dell’Ateneo udinese composto da Alessandro Trovarelli, Sara Colussi, Maila Danielis e Andrea Mussio.
Il lavoro, intitolato “Operando investigation of the evolution of Pd-Pt supported on ceria for methane oxidation under dry and wet conditions”, spiega l’Università, rientra in un progetto iniziato anni fa grazie a una collaborazione con Ford Motor Company. La collaborazione industriale e l’attualità dei temi di ricerca hanno portato al deposito di un brevetto europeo oltre a diverse pubblicazioni su riviste internazionali.