26.08.2022 – 10.20 – “Udine ha un problema con la residenzialità”. E’ questo il titolo della petizione online lanciata sulla piattaforma change.org da UdU Udine, l’Unione degli Universitari: «Chiediamo un coinvolgimento reale – afferma Ambra Canciani – siamo stufi si parli sempre “della” popolazione studentesca, e mai “con” la popolazione studentesca». Sono i primi fruitori dei posti letto per gli universitari, ma si sentono esclusi da ogni scelta. Per questo, dopo aver appreso dalla stampa dell’intenzione della Regione di adeguare Casa Burghart per renderla studentato nell’attesa della messa in sicurezza della struttura di viale Ungheria, hanno deciso di promuovere la raccolta di firme.
Due le priorità segnalate dal gruppo: quella legata alla carenza di posti letto e quella dell’aumento dei costi di locazione per le stanze.
«La sistemazione di Casa Burghart permetterà di ricavare appena 96 posti letto contro i 269 della Casa dello studente di viale Ungheria. A nostro parere, quindi, è doveroso interrogarsi sull’utilità di un investimento così gravoso, che coprirebbe appena un terzo degli aventi diritto. Se da un lato accogliamo positivamente il ripensamento della Regione sull’abbandono dello stabile di viale Ungheria – rileva Canciani – esprimiamo il nostro disappunto per l’estromissione della componente studentesca dai tavoli di discussione. Il nostro timore è che i progetti a lungo termine rimangano solo parole, e che le soluzioni temporanee diventino, invece, l’unica risposta a un problema rilevante per la città. Soprattutto oggi, in concomitanza con l’aumento del costo degli affitti, che in città, per una stanza doppia, è aumentato del 22%».
La petizione ha come scopo l’istituzione di un tavolo per avviare un confronto con le istituzioni, coinvolgendo anche UdU, sulla necessità di creare nuovi posti letto e di calmierare i costi degli affitti.