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martedì, 3 Giugno 2025

Consumo di suolo in FVG: l’Arpa fa il punto della situazione

18.08.2022 – 07:10 – Qualsiasi nuova edificazione umana che vada a occupare una porzione di superficie agricola o naturale viene classificata come consumo di suolo. Che si tratti di abitazioni, capannoni, strade o infrastrutture poco cambia, l’esito è il medesimo. Il consumo di suolo è un fenomeno in costante progressione, che, come evidenzia l’ultimo Rapporto SNPA “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” dell’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), dopo un decennio di stabilità, ha ripreso a crescere. Il rapporto monitora infatti i processi di trasformazione del territorio che causano la perdita di suolo, considerato una vera e propria risorsa in ottica ambientale. L’ISPRA fornisce dunque un’analisi dell’evoluzione del territorio e della alterazione degli equilibri che un’espansione delle aree urbane e comporta sulle dinamiche naturali.

Il consumo di suolo avanza a una velocità di 17,3 ettari al giorno (nel decennio precedente erano poco più di 16), un valore che contrasta con l’obiettivo fissato dall’Unione Europea per gli stati membri di raggiungere l’azzeramento della progressione entro il 2050. Per il Friuli Venezia Giulia il suolo occupato da insediamenti umani si attesta intorno all’8% del totale, un dato che pone la regione al settimo posto in Italia per suolo consumato. Se l’avanzamento in Friuli è inferiore alla media italiana, 0,16% di incremento contro lo 0,30% di media nazionale, continua a crescere l’uso del suolo pro-capite, un fenomeno dovuto alla progressiva diminuzione della popolazione.

Va contro i dettami europei anche il dato relativo al consumo di suolo marginale, cioè il rapporto tra il nuovo consumo di suolo e i nuovi residenti tra un anno e il successivo. L’ARPA segnala che il maggiore aumento del dato si registra nella provincia di Pordenone mentre Trieste è la Provincia meno impattata rispetto all’anno precedente. A livello comunale, i primi tre Comuni dal 2020 al 2021 sono Morsano al Tagliamento (11,73 ettari), Rivignano Teor (11,24 ettari) e Cordovado (8,86 ettari). Rapportando invece il consumo di suolo con l’estensione territoriale, il Comune meno virtuoso è Monfalcone (45,9%), seguito da Udine (42,5%) e Pordenone (40,6%).

Ci sono anche alcune buone notizie. Non si è registrato nessun significativo incremento di consumo di suolo rispetto all’anno precedente e la percentuale dello stesso per attività di logistica e distribuzione organizzata nel biennio 2020-2021 si è pressoché azzerata. Inoltre in Friuli Venezia Giulia il consumo di suolo nelle aree protette è tra i più bassi d’Italia, assieme a Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta e anche l’incremento per le aree vincolate per la tutela paesaggistica è prossimo allo zero.

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