17.08.2022 – 16.53 – Il personale della Polizia di Stato, con il coordinamento della locale Procura e della Direzione Centrale della Polizia Criminale, Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, nell’ultimo periodo ha tratto in arresto due soggetti destinatari di provvedimenti restrittivi.
Il primo, in ordine di tempo è un 50enne cittadino rumeno, rintracciato dalla Polizia rumena il 10 agosto scorso ad Arges. Lo straniero era destinatario di un ordine per la carcerazione della Procura di Udine, emesso il 10 novembre 2021, a seguito della condanna alla pena di anni 4, mesi 10 e giorni 17 di reclusione. La condanna in questione è stata emessa a seguito di diverse condanne emesse dai Tribunali di Udine, Bolzano, Pordenone e Gorizia, per eventi predatori a danno di abitazioni ed attività imprenditoriali, fra il 2016 ed il 2017. L’uomo, parte integrante di un sodalizio criminoso, in precedenza era già stato sottoposto a misure cautelari in carcere, rendendosi poi irreperibile. Successivamente all’emissione del provvedimento, l’attività investigativa finalizzata al suo rintraccio ha permesso di acclarare che l’uomo era occupato presso una ditta di autotrasporti inglese, anche se risultava ancora residente in Romania. Si ha avuto contezza che questi, per lavoro, si spostava in tutto il territorio europeo. Sulla base delle risultanze assunte, la Procura di Udine ha emesso il Mandato di Arresto Europeo, che ha portato all’arresto nella nazione di origine, con il contributo del Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia. Sono in corso le procedure estradizionali.
Nel secondo caso, il personale della Squadra Mobile della Questura udinese, in collaborazione con quello della Polizia di Frontiera di Milano Linate, ha dato esecuzione ad un ordine per la carcerazione disposto dalla locale Procura il 13 marzo 2020, nei confronti di un 38enne cittadino rumeno. Il predetto deve scontare una condanna alla pena di anni 1, mesi 9 e giorni 16 di reclusione, emessa dal Tribunale di Udine per fatti occorsi a Udine ed in provincia nel 2008. L’indagine compiuta dalla Squadra Mobile di Udine permise di acclarare che l’uomo faceva parte di un sodalizio composto da almeno altri cinque connazionali, specializzati in furti in bar, ed in particolare di sistemi di cambia monete. Le indagini permisero l’arresto in flagranza di reato di tre di loro e di cristallizzare le responsabilità degli altri. Tutti i sodali furono tratti in arresto in regime di misura cautelare in carcere. Ultimata la misura questi si resero irreperibili. Dopo l’emissione del provvedimento di carcerazione, l’investigazione finalizzata al suo rintraccio dette modo di accertare che l’uomo era residente in Romania, ma era stato segnalato, per eventi predatori, anche in altre nazioni europee. In precedenza, furono rintracciati e tratti in arresto all’estero gli altri 4 componenti del gruppo delinquenziale. La Procura di Udine emise il Mandato di Arresto Europeo; le ricerche permisero di stabilire che il ricercato era stato nel frattempo tratto in arresto in Germania, le cui Autorità autorizzarono la consegna del cittadino rumeno solo a soddisfatta giustizia anche in quella nazione, che avvenne nei primi giorni di questo mese di agosto. Ultimati gli atti di rito, l’uomo è stato associato presso il carcere di Busto Arsizio (Va).