08.08.2022 – 07.20 – Aied, l’associazione italiana per l’educazione demografica, ha recentemente svolto nella Regione Friuli Venezia Giulia un’indagine statistica volta a scoprire il come e il perchè del calo di natalità ormai in corso da decenni. Un decremento della popolazione che si accompagna a un aumento della popolazione anziana, con le connesse problematiche.
Sebbene il FVG sia infatti molto lontano dagli standard qualitativi dei paesi europei, la Regione rimane nel panorama italiano un esempio per la qualità della vita; si pensi ad esempio agli alti standard conseguiti nell’istruzione.
L’Aied ha intervistato un campione di donne dai 18 ai 59 anni, tramite questionario. Sono state intervistate 5mila donne, delle quali oltre la metà in una situazione di coppia stabile.
La stragrande maggioranza è al corrente della bassa natalità nella Regione (88%) e lo ritiene un problema grave (85%). Le cause, in questa fase del questionario, sono riconducibili alla bassa fiducia nelle capacità dello stato di supportare le famiglie e all’invecchiamento della popolazione. Il biennio Covid e l’inflazione susseguente, in sintonia con la guerra Ucraina-Russia, hanno ulteriormente esacerbato la situazione.
Per la maggior parte delle donne intervistate, la scelta se fare o meno figli rimane puramente economica: il 45% dichiara che per avere figli è necessario disporre di una sicurezza economica e lavorativa; inoltre il 59% ritiene fondamentale una relazione soddisfacente con il partner.
Approfondendo le cause del calo della natalità, il 56% delle donne ritiene che la causa sia prettamente economica; il 50% lo attribuisce alla carenza di lavoro, il 53% all’insicurezza sul lavoro stesso; il 33% alla carenza di asili nido, congedi parentali e strutture per le famiglie. Il 10% delle intervistate, infine, ritiene i figli un ostacolo alla carriera.
Interrogate su quali sono i fattori che, nella loro esperienza, hanno pesato sulla scelta se avere o meno figli, il 45% nuovamente ha ribadito la disponibilità economica, il 40% la necessità di avere un lavoro, il 26% di avere una casa, il 59% di avere una relazione stabile con il partner, il 32% di avere fiducia sul futuro, il 22% la necessità di politiche adeguate per la famiglia. Solo il 4% ritiene importante il matrimonio; e tra coloro che non hanno avuto figli il 54% ha dichiarato di non averlo affatto vissuto come un evento doloroso.
[z.s.]