11.07.2022 – 11.34 – C’è fibrillazione nella politica udinese. A scaldare gli animi ci ha pensato un’intervista rilasciata dal sindaco Pietro Fontanini sulle pagine del Messaggero Veneto, dalla quale emergono toni non troppo entusiasti nei confronti dell’attuale giunta da lui guidata. In merita a una sua possibile ricandidatura, ha fatto riferimento al gruppo che vorrebbe al suo fianco nei prossimi cinque anni: “Vorrei una squadra amministrativa rinnovata, composta da persone di maggior esperienza. C’è bisogno di portare all’interno dell’amministrazione professionisti di livello, che spero di coinvolgere anche nella creazione della civica”. Parole che hanno agitato la domenica del centrodestra, che però preferisce (in questa fase) mantenere un basso profilo. Ma è innegabile che a più di un componente della maggioranza le parole del sindaco non solo siano suonate inopportune, ma pure ingenerose, avendo preferito sparare nel mucchio piuttosto che puntare il dito contro gli assessori o i consiglieri più assenteisti e meno produttivi.
Diverse l’atteggiamento del centrosinistra, che è andato all’attacco. Molto critico l’esponente del Pd, Salvatore Spitaleri: “Fontanini scarica la sua squadra e lo dice chiaramente. Rimane un mistero perché in quasi cinque anni non sia riuscito a dare a Udine una giunta all’altezza. In città è immediatamente percepibile – aggiunge – la totale insufficienza di Fontanini e della sua maggioranza”. Ancora più duro sul capogruppo di Prima Udine, Enrico Bertossi: “Fontanini deve rinnovare se stesso e dare le dimissioni. Adesso i risultati disastrosi che lo vedono uno degli ultimi sindaci d’Italia per gradimento, non sono più ‘colpa di quelli di prima’, ma dei suoi assessori – rimarca -. Una sconfessione senza appello della sua attuale giunta che, per dignità, dovrebbe rassegnare in toto le dimissioni vista la sfiducia incassata dal sindaco. Invece di pontificare, dia il buon esempio e lasci il suo incarico”.