06.07.2022 – 08:00 – Anche per l’Udinese è iniziata la nuova stagione. Una Serie A densa e inedita, che prenderà il via già a metà agosto e, dopo un trimestre fitto di impegni, si concederà una lunga pausa in corrispondenza del mondiale invernale del Qatar, cui l’Italia, com’è noto, non parteciperà. Niente di strano dunque che anche i friulani quest’anno abbiano accorciato i tempi, dando il la al nuovo corso già a partire dal 4 luglio, primo giorno di raduno. Un raduno che ha visto scendere, sul campo del Bruseschi, qualche volto nuovo: non solo quello dei nuovi acquisti, ma soprattutto della nuova guida tecnica.
Proprio in occasione del primo giorno di raduno, il neo allenatore Andrea Sottil ha parlato ai microfoni di Udinese TV, accompagnato dal direttore dell’area tecnica Pierpaolo Marino. Sottil parla di “sensazioni bellissime”, a quasi vent’anni di distanza da quando ha indossato la casacca bianconera da giocatore. “Ci ho giocato per quattro anni e già all’epoca era un club molto organizzato in cui c’era già tutto, bisognava solo pensare a lavorare e giocare bene. Ritornarci da allenatore è una sensazione bellissima, sono molto orgoglioso”. Sottil prosegue: “C’è un gruppo di calciatori straordinari che mi hanno trasmesso subito entusiasmo e voglia di lavorare. È una squadra forte, abituata a lavorare e predisposta alla fatica”.
Parlando poi del cammino che l’ha portato in Friuli, Sottil spiega: “Credo che ognuno di noi abbia un proprio percorso e lo debba seguire, secondo l’istinto e gli obiettivi che si è posto. Io ho sempre avuto l’obiettivo di fare il primo allenatore. Ho scelto questa professione perché mi sono sempre sentito un allenatore, fin dagli ultimi anni di carriera da giocatore. Nessuno mi ha mai regalato niente, mi sono conquistato tutto da solo ed è questo il bello. La famiglia Pozzo non ti fa mai mancare niente, anzi, è sempre pronta a chiedere se c’è qualcosa da migliorare, mentre nelle categorie più basse non è così. Questo lo dico perché mi è servito: oggi mi sento un allenatore pronto”.
Lo staff di Sottil includerà tre collaboratori storici del mister: Gianluca Cristalli, vice allenatore, il preparatore atletico Cristian Bella e il match analyst Salvatore Gentile. “Tre ragazzi con cui sono cresciuto, uno staff di grandissima competenza e passione” spiega Sottil. Imbeccato dal direttore di Udinese Tv, Michele Criscitiello, Sottil si dice flessibile e aperto a ogni possibilità in tema di tattica: “In passato ho giocato un po’ con tutti i moduli, perché non è semplice costruire squadre con quello che più ti piace. Devi avere intelligenza e metterti a disposizione dei giocatori che hai, sono loro che ti indicano la strada tattica. Per me non è un problema, un allenatore oggi deve saper interpretare più moduli e varianti tattiche. La difesa a quattro è un’altra cosa rispetto a quella a tre, ma i principi sono gli stessi. Non sono un allenatore che si fossilizza su un sistema di gioco, anche perché quando vieni a Udine devi conoscere la filosofia del club. Io questa filosofia l’ho sposata da giocatore e da allenatore e non ho problemi con la difesa a tre, anche perché ho tanti calciatori che ci giocano da anni”.
Quanto alla scelta dei Sottil, spiega Pierpaolo Marino, è stata condivisa da tutti. “Ci avevamo fatto un pensierino già l’anno scorso, quando si discuteva di Cioffi”. Non è mancata una frecciatina proprio all’ex mister, oggi a Verona: “Sottil si è messo in discussione, non come tanti che partono facendo il secondo di qualcuno o addirittura con la panchina di Serie A che viene data loro per grazia ricevuta. Lui è andato a combattere nelle categorie minori, ha fatto la gavetta. Ricordo il suo primo campionato a Siracusa, vinto con una società che aveva pagato tre stipendi in tutto l’anno. È uno che si esalta nelle difficoltà. Qui a Udine non avrà difficoltà di tipo organizzativo o economico, ma saprà dare un valore aggiunto.”
Marino riserva un ultimo commento alle voci di mercato, in particolare a quelle intorno ai gioielli Deulofeu e Molina: “L’Udinese vende i suoi giocatori importanti quando arrivano alle quotazioni giuste per venderli. Terremo banco di fronte alle valutazioni che arriveranno, è questa la forza dei Pozzo. In allenamento ho visto entusiasmo in questi due giocatori che hanno sposato la causa. Non ci sono mal di pancia”.