29.06.2022 – 07:20 – È stato finalmente svelato il progetto della riqualificazione dell’ex birreria Dormisch, il vecchio complesso industriale fatiscente situato tra il centro studi e il cuore cittadino vero e proprio. La costruzione dell’impianto fu avviata a fine Ottocento da Francesco Dormisch, proprietario del marchio. Lo stabilimento venne progressivamente ampliato nei decenni a seguire e nel 1953 passò sotto il controllo del gruppo Peroni, che lo mantenne attivo fino al 1988. Nel 1999 fu colpito da un incendio che ne devastò parte della struttura e da allora l’impianto è completamente chiuso. Quel che ne rimane è costituito grossomodo da tre blocchi distinti, diversamente conservati ma in gran parte irrecuperabili. Di recente l’intera area è passata sotto il controllo di una società che fa capo al gruppo Danieli, che, di concerto con il Comune di Udine, ne ha predisposto la ristrutturazione.
La riqualificazione dell’area, che dovrebbe “ricucire e aprire nuovi rapporti tra centro storico e bordo di città”, in modo da connettere e scambiare i flussi tra il pubblico e il sistema del centro studi, entra ora in fase di realizzazione. Una trasformazione che dovrà tenere conto del decreto di vincolo di tutela indiretta emanato dalla Soprintendenza. Il progetto nasce dalla volontà di dare una più moderna e funzionale sede all’Istituto Tecnico Superiore Nuove Tecnologie per il Made in Italy di Udine, che, attualmente, dopo il parziale distacco dal Malignani, è molto attivo e in crescita nella sede provvisoria di Feletto.
La nuova scuola occuperà oltre il 60% dei volumi totali della costruzione e questo darà spazio ad altre possibili sinergie, a partire dall’ampia zona dedicata alla ristorazione, compresa un’area dove ritrovarsi in occasione di eventi speciali come mostre, spettacoli, concerti ed incontri. La Danieli, azienda leader mondiale nell’ambito della metallurgia, da decenni segue con interesse e sostiene l’evoluzione di questa scuola e sta contribuendo, attraverso una società del Gruppo Sabolarie Haven & Hospitability, alla realizzazione del progetto ora battezzato Corte di Porta Villalta, nome preso in prestito dall’adiacente antica Porta.
Il programma funzionale del nuovo progetto prevede un’intensa relazione tra i volumi riservati alla sede della scuola superiore e gli spazi destinati alle altre attività. Il progetto, su tre piani, si estenderà per 3035 metri quadri. Il sistema costruttivo è pensato sul principio del modulo, con elementi strutturali da 8 per 8 metri che verranno assemblati dopo essere stati prefabbricati altrove. L’intero progetto regge su principi di sostenibilità ed efficienza energetica. Anche nel nuovo progetto il canale Ledra lambisce l’intero prospetto Ovest, determinando ancora una volta una relazione importantissima con il costruito: da Sud con l’ingresso, la turbina e il ponte pedonale (che collega flussi provenienti dal centro storico) fino a Nord, con l’affaccio aperto del parco verde del MITS sulle sue acque. Parallelamente al recupero dell’ex stabilimento Dormisch, anche la viabilità antistante subirà delle modifiche, con la creazione di una nuova rotonda che avrà l’obiettivo di razionalizzare i flussi provenienti dalle diverse direzioni facilitando gli accessi alla Corte di Porta Villalta.
“Dove, dal 1999, giace un rudere, una struttura fatiscente incenerita dalle fiamme, sorgerà finalmente una cittadella della conoscenza, con strutture all’avanguardia per un’offerta didattica innovativa che sarà messa a disposizione del Mits, fiore all’occhiello della formazione a livello regionale e nazionale” ha commentato il Sindaco di Udine, Pietro Fontanini. “Un’area che, da anni, versa in condizioni di abbandono vivrà una rigogliosa stagione di rifioritura, che darà vita a una Fabbrica del sapere in un Campus della formazione innovativo e proiettato verso il mercato del lavoro, in un contesto di enorme pregio ed in un luogo centrale della città. Il piano delinea un’opera di recupero e valorizzazione del quartiere, con una nuova sede per l’Istituto tecnico superiore, un auditorium da 600 persone, una biblioteca, una libreria, un ristorante e spazi per le attività di laboratorio. Si tratta di un grande investimento per la città, che unisce alta formazione, innovazione e sviluppo sostenibile, con una grande attenzione all’ambiente. Il progetto implica una spesa stimata in circa 25 milioni di euro interamente investiti dalla Danieli Spa e dall’ingegnere Benedetti, che ringrazio ancora. Si tratta di uno straordinario progetto che unisce pubblico e privato e che guarda al futuro e alla creazione di percorsi e nuovi orizzonti per i nostri giovani”.