29.06.2022 – 07:40 – L’acquisto dell’ex cinema teatro Odeon, ormai programmato da tempo, è stato approvato all’unanimità dal Consiglio comunale. Un percorso che Fabrizio Cigolot, Assessore alla cultura del Comune di Udine, definisce “un risultato positivo che consente di dare risposta alle tante – e da lungo tempo avanzate – richieste di recupero di un importante bene sia per il patrimonio storico-artistico sia per quello identitario della città, per i tanti momenti che lo hanno visto protagonista nella vita culturale e civile degli udinesi”. La decisione era stata criticata nei giorni scorsi dal consigliere Pd Alessandro Venanzi, che aveva accusato l’amministrazione di aver concluso l’affare senza avere un progetto chiaro in merito alla destinazione del bene. Nonostante ciò, Venanzi aveva annunciato il voto positivo, nella speranza che la Giunta che uscirà dalle prossime elezioni riesca a studiare un piano per lo sfruttamento dell’Odeon.
La risposta non si è fatta attendere. Giovanni Govetto, consigliere comunale di Forza Italia, ha rivendicato l’acquisto come un obiettivo dell’amministrazione sin dall’insediamento, aggiungendo che “ci sono ancora margini di intervento per la precisa individuazione della destinazione del bene, ma è già previsto che l’Odeon andrà a potenziare l’offerta culturale della città (spazio espositivo e artistico, biblioteca) con uno sguardo particolare ai giovani e alle politiche sviluppate a loro favore”.
Nella giornata di ieri si è aggiunto al coro l’Assessore Cigolot, che tramite una nota ha chiarito la posizione ufficiale della Giunta sull’operazione. “Una volta ripristinata la struttura, – spiega Cigolot – essa è destinata a costituire un nuovo, formidabile centro di produzione culturale, collegato e coordinato con l’offerta di spazi per attività di spettacolo dal vivo, per attività espositive e per la promozione delle progettualità delle imprese culturali e creative. Sono, infatti, queste tre le direttrici sulle quali si muoverà il progetto di utilizzo e valorizzazione dello storico edificio via Gorghi, progettato nel 1936 da Ettore Gilberti”.
“L’edificio va riproposto anzitutto tenendo conto del vincolo di destinazione d’uso di pubblico spettacolo imposto dalla Soprintendenza regionale per i beni culturali nel 2004, con soluzioni tecniche che, rispettose delle dimensioni volumetriche e degli apparati decorativi (degli artisti Antonio Franzolini e Ugo Rossi) in buono stato di conservazione, possano assicurarne al meglio la fruizione come grande sala di spettacoli dal vivo, luogo centrale dell’offerta artistica di Udine, per concerti, incontri, presentazioni di libri, rappresentazioni teatrali e performance di ogni tipo. In secondo luogo, potrà divenire area di esposizioni temporanee o permanenti: è stato proposto di farne la sede delle collezioni udinesi dei fratelli Mirko, Afro e Dino Basaldella in collegamento con Casa Cavazzini: sarebbe un modo straordinario per valorizzare la presenza in città di alcuni dei più grandi artisti italiani del ‘900″.
Ma c’è dell’altro, dice Cigolot. Come ha indicato il Sindaco nelle Dichiarazioni rese al Consiglio comunale quattro anni fa, gli spazi dell’Odeon saranno messi a disposizione per forme di gestione autonoma di momenti ricreativi e culturali per i giovani residenti in città e per quelli che vivono Udine come studenti dell’Università. “Il nuovo Odeon, dunque, è destinato a divenire luogo dove si potrà esprime la progettualità delle nostre Imprese Culturali e Creative, una grande risorsa oggi presente e la cui azione potrà innestarsi sulle politiche di supporto del Comune e della Regione, in collaborazione con le imprese tradizionali e le altre azioni pilota di valorizzazione del patrimonio culturale e dei luoghi della cultura, anche attraverso fondi europei. E tutto questo anche ai fini dell’attrattività turistica”.
Conclude Cigolot: “Queste tre linee di progettualità saranno proposte nel concorso di progettazione a livello europeo che sarà bandito per giungere nei primi mesi del 2023 a presentare il progetto di recupero. Il nostro obiettivo – è stato chiaramente detto ieri sera in Consiglio comunale – è di fare dell’Odeon un nuovo cuore pulsante della vita cittadina e del Friuli, come lo è stato in passato, un luogo aperto alle proposte ed alle progettualità innovative, un centro d’incontro dove avvicinare il pubblico – tutti i tipi di pubblico – all’arte e alle culture, ma anche farlo entrare nell’economia della città perché economia e produzione culturale non sono concetti contrapposti”