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sabato, 19 Aprile 2025

Un piano per la mobilità ciclistica in Friuli Venezia Giulia

25.06.2022 – 11.00 – È stato presentato dall’assessore Pizzimenti il piano per la mobilità in bicicletta: il suo nome è PReMoCi e l’obiettivo è quello di elevare la bici ponendola sullo stesso piano degli altri mezzi di trasporto. Un piano di mobilità sostenibile che seppur con dei difetti, evidenziati dalla IV commissione che ne ha discusso i miglioramenti possibili, promette di inserirsi naturalmente nella complessa rete dei biciplan comunali.
Il PReMoCi è stato suddiviso in otto sezioni, ne fanno parte quarantotto allegati tra cui un manuale del ciclista; individua le nove ciclovie di primo livello, ovvero le arterie principali all’interno del territorio regionale dalle quali si intrecciano le altre ciclovie. Non si pensa solamente al turismo, il PReMoCi è costruito pensando alla residente in regione: pendolari, studenti e in ambito urbano.

A coadiuvare la regione nella stesura del piano sono stati chiamati i principali portatori di interesse alla pianificazione e alla progettazione del sistema ciclabile regionale, in primis – è stato spiegato – i Comuni, con cui i contatti della Regione sono costanti e dai quali attende di ricevere i Biciplan.

Ulteriori sollecitazioni sono giunte da chi ha partecipato alla seduta della IV Commissione, tra cui Italia nostra, che ha definito importante che ci sia coerenza tra i Biciplan e il Primoci e ha denunciato alcune carenze a Udine in riferimento al passaggio della ciclovia Alpe Adria (Salisburgo-Grado). Dalla Federazione italiana ambiente e bicicletta (Fiab) è giunta la richiesta della possibilità di fare piste ciclabili lungo gli argini dei fiumi, mentre We like bike ha detto che si tratta di un Piano sovrapponibile a quanto si propone il loro consorzio, unica pecca la poca attenzione alle ciclovie collinari, c’è solo la Fvg6 che offre considerazione al Sandanielese.

I Consorzio di sviluppo industriale hanno giudicato molto positivamente l’impostazione del Piano, di cui seguiranno gli sviluppi al pari di Coldiretti regionale, favorevole a tutto ciò che può portare turismo nelle aree rurali; attendono i progetti a livello comunale. Dall’Ufficio scolastico regionale vi è attenzione a come la scuola potrà essere coinvolta dal Primoci. Tpl Fvg Scarl ha tra l’altro chiesto la previsione di punti di interscambio modale aggiuntivi agli esistenti, coinvolgendo direttamente i Comuni nella loro identificazione, a cui si è unita l’associazione della ricettività extralberghiera.

Critiche sono invece arrivate da alcuni consiglieri delle Opposizioni, che si aspettavano un Piano più strutturato su cui poter esprimere un parere, cosa non fattibile visto che molte piste non sono state ancora completate, per altre si tratta solo di tracce di percorso, con spese non ancora dettagliate (Furio Honsell di Open Fvg), inoltre mancano le risposte dei Comuni e si sta parlando di un Piano che si rifà a una Lr del 2018 e doveva essere approvato a primavera del 2019 (Mariagrazia Santoro e Diego Moretti del Pd), non si sta rendendo noto lo stato di attuazione delle 9 ciclovie, se il Piano prevede un ordine di priorità della loro costruzione e secondo quali criteri (Nicola Conficoni del Pd). Richieste anche di Cristian Sergo del M5S, che ha detto di problemi tariffari legati alla viabilità ciclistica e avrebbe voluto la pianificazione anche delle ciclostazioni, come parcheggi e luoghi di custodia delle bici.

La Commissione ha anche appreso che, per quanto attiene la ciclabile turistica nazionale che collegherà Trieste a Venezia sono stati realizzati sinora circa 200 chilometri, con una possibilità ancora di fondi che vede 8 milioni di matrice statale e altri 20 stanziati nel 2022 come Piano nazionale di ripresa e resilienza. Dopodichè è stata accolta la richiesta della consigliera Santoro di non esprimere il parere al Premoci prima di settembre, per permettere che venga completato e poterne apprendere gli sviluppi.

 

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