24.06.2022 – 07:30 – Il Messaggero Veneto ha portato all’attenzione pubblica il dibattito intorno al cambiamento della normativa per l’assegnazione dei loculi contigui in cimitero. La domanda di loculi, soprattutto da parte di persone anziane, è in crescita, come ha spiegato l’Assessore all’edilizia privata, servizi demografici e statistica, cimiteri e onoranze funebri, sicurezza, polizia locale, Alessandro Ciani. La delibera di modificazione del regolamento di polizia mortuaria proposta da Ciani permette al cittadino di avere in concessione già in vita un loculo o una nicchia ipogea per sé o per sé e un parente di primo grado o un coniuge. La delibera ipotizza un 5% di posti (145 in totale) da destinare alle richieste da parte di persone in vita. Le concessioni avranno durata quarantennale a partire dal momento della richiesta e saranno a disposizione delle persone che abbiano compiuto il 65esimo anno di età.
Tuttavia al momento non tutte le persone che hanno subito un lutto possono sperare che venga riservato loro un loculo accanto al proprio caro. “Vorrei capire perché avete deciso di estendere questa possibilità ai parenti di primo grado e ai coniugi e non avete considerato le coppie di fatto, visto che la normativa ormai le riconosce” ha chiesto la consigliera Paviotti durante la scorsa seduta del consiglio comunale. “Il motivo va ricercato nel regolamento” risponde Ciani. Il Comma 1, che disciplina riguardo a coniugi e parenti di primo grado, non verrà toccato per ora. “Il rilievo della consigliera Paviotti è corretto, – prosegue Ciani – abbiamo in mente di predisporre una revisione completa del regolamento il prossimo anno e questa modifica potrebbe rientrare nella revisione generale”. Un’ulteriore punto, sottolineato dal consigliere Domenico Liano, è l’assenza nel regolamento delle persone d’età inferiore ai 65 anni che abbiano patologie gravi. Ciani ha commentato che la Giunta ha cercato di redigere una regola di facile applicazione e comprensione per il cittadino. Prevedere una norma che individui quali sarebbero le gravi patologie accettabili sarebbe molto complesso anche per i funzionari del comune che devono elaborare le richieste.
Il problema del solo riferimento a coniugi o parenti di primo grado, come ha evidenziato il capogruppo di Prima Udine, Enrico Bertossi, “andrebbe contro quanto previsto dal nuovo articolo 9 dello statuto comunale”, il cui argomento è la tutela della famiglia. “Non c’è alcuna volontà di escludere o discriminare qualcuno – ha commentato Ciani – molto più semplicemente, avendo ricevuto molte richieste in tal senso, volevamo offrire agli udinesi questa opportunità aggiungendo un comma al regolamento con l’impegno di rivederlo integralmente appena possibile garantendo quindi a tutti la stessa condizione”.
Osservando la situazione nazionale, i regolamenti in merito alla concessione dei servizi cimiteriali sono eterogenei ma grossomodo accomunati dal fatto che i loculi contigui possono essere assegnati ad anziani (over65 o over70 in generale, ma dipende da caso a caso), purché sposati, in modo che al sopravvissuto venga garantita la possibilità, una volta trapassato, di giacere accanto al compagno. Evidentemente si tratta di normative in molti casi datate, che non tengono conto di una realtà plastica in cui la situazione familiare standard è mutata rispetto al passato. È qui che interviene, o dovrebbe intervenire, la politica, in modo da adattare la legge alle necessità della società.
Come evidenzia lo stesso Messaggero Veneto, a Udine, nel momento in cui lo statuto è stato cambiato, il testo originario proposto dal centrodestra per il suddetto articolo 9 parlava di “famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”. La definizione è stata poi modificata, in seguito all’intervento dello stesso Bertossi, nella più inclusiva “Il Comune riconosce e promuove i diritti della famiglia come società naturale comunque costituita, garantendo, nell’ambito delle proprie attribuzioni, strumenti idonei ad agevolarne la tutela giuridica e sociale”. Ciani ha garantito che l’amministrazione si impegnerà per individuare una soluzione che soddisfi le necessità di tutti il prima possibile, promessa su cui si è spaccata l’opposizione. Mentre Bertossi ha accolto favorevolmente la proposta, i consiglieri Paviotti e Pirone si sono astenuti. “Dire prima possibile non significa nulla. Questa era l’occasione giusta per rivedere tutto il regolamento vecchio di 16 anni”. Secondo Pirone ci sarebbe infatti tutto il tempo necessario per procedere a una modifica del regolamento più attenta alle esigenze di tutti.