20.06.2022 – 11:00 – Grazie all’applicazione del Golden power, lo strumento il cui scopo è la salvaguardia della proprietà di società operanti in settori ritenuti strategici per l’interesse nazionale come la difesa, l’energia, la sicurezza, le comunicazioni o i trasporti, il governo Draghi ha bloccato la cessione del 99,4% di Faber Industrie a una sussidiaria del colosso nucleare russo Rosatom. Faber, che ha sede a Cividale del Friuli, è un’azienda leader a livello mondiale nel settore dei sistemi di stoccaggio di gas ad alta pressione, sia nel comparto medicale che in quello dell’energia. Una manovra, quella del governo, atta a impedire il trasferimento tecnologico all’estero – verso una nazione la cui posizione geopolitica è attualmente delicatissima – in un ambito ad alta specializzazione e ritenuto strategico in ottica transizione ecologica. Faber, tra le altre cose, si occupa infatti anche dello stoccaggio dell’idrogeno.
La notizia arriva a termine di una settimana concitata per l’azienda friulana, che dopo lo sciopero del 15 giugno sembra sia finalmente riuscita a raggiungere un accordo con i 350 dipendenti del cividalese sul rinnovo del contratto integrativo. Un accordo che dovrà tuttavia passare all’esame referendario da parte dei lavoratori nelle giornate del 28 e 29 per l’approvazione definitiva.
Resta tuttavia aperta la questione cessione dell’azienda, con il fondo Clessidra della famiglia Pesenti, italiano, e il francese Tikehau alla finestra.