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sabato, 19 Aprile 2025

Saurnschotte, il formaggio antico della tradizione di Sappada diventa presidio Slow Food

16.06.2022 – 10.30 – La realtà agro-alimentare di Sappada riporta in vita un prodotto del territorio altrimenti destinato alla dimenticanza. Il Saurnschotte, formaggio “antico” della tradizione sappadina, è diventato il 19° presidio Slow food del Friuli Venezia Giulia e oggi 16 giugno sarà presentato nel ristorante Baita Mondschein alla presenza di autorità e addetti ai lavori.
Sono Marta e Sara, le titolari della latteria Plodar Kelder a promuovere questa iniziativa per sostenere e valorizzare un prodotto della tradizione locale. A sfruttare l’incentivo di un prodotto tipico, c’è il grande afflusso turistico di cui Sappada gode da sempre e questo permette di valorizzare maggiormente un presidio.

“Tutto è nato qualche anno fa, quando Marta ed io, abbiamo deciso di produrlo in latteria” dichiara Sara Piller Roner, che spiega come sono giunte al prestigioso presidio: “Con l’aiuto di numerosi sappadini, tra cui Marcella Benedetti, che ci ha fornito descrizioni dettagliate su come veniva prodotto una volta nelle case, abbiamo iniziato a costruire la ricetta per produrre un formaggio simile a quello “casalingo”. Vari sono stati i tentativi e oggi abbiamo un “disciplinare” di produzione e un presidio. Mentre noi ci impegnavamo per produrla, un gruppo di compaesani, tra i quali Max Pachner e Roberto Brovedani, si muovevano affinché il Saurnschotte diventasse anche uno strumento per la tutela dell’identità e per la promozione del territorio. Dopo vari tentativi, siamo giunti oggi ad un disciplinare e ad un presidio”.

Soddisfazione è stata espressa dall’assessore al turismo Silvio Fauner, secondo il quale “Sappada è terra di campioni anche per queste nostre eccellenze nell’agro alimentare e nella gastronomia. Mi congratulo con Sara e Marta per la tenacia con cui hanno portato avanti questo progetto: sono state premiate per il loro impegno con un prestigioso riconoscimento che va a beneficio di tutta la località”.

Slow Food Carnia continua a rivelarsi all’altezza dei suoi obiettivi: coltivare le antiche tradizioni, riscoprirle e tramandarle per resistere all’oblio del tempo. Per farlo, Slow Food investe sui piccoli imprenditori locali, sui prodotti enogastronomici antichi, la riscoperta di ricette e storie a rischio di dimenticanza nel sostegno diretto e onesto dei progetti della montagna.

f.s.

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