16.06.2022 – 07.20 – Cresce nel primo trimestre di quest’anno il valore delle vendite estere delle imprese del Friuli Venezia Giulia rispetto allo stesso periodo del 2021, registrando un +51,3% ovvero 1,7 miliardi in più. Non solo, nello stesso periodo un notevole incremento si è registrato anche sul fronte delle importazioni, con un +49,1%. A rilevarlo è l’indagine del ricercatore Alessandro Russo di Ires FVG su rielaborazione dei dati Istat.
Determinante in questo contesto è la cantieristica navale che lo scorso anno aveva registrato un valore quasi nullo (9,2 milioni di euro del 2021 contro i 711 del 2022); un dato quest’ultimo confermato anche dall’aumento dei flussi dell’export verso gli Stati Uniti – strettamente legato al settore – con un +301,8%. Al netto di ciò, la variazione dell’export regionale sarebbe stata comunque positiva (+30,2%) e superiore a quella nazionale e del Nordest. Inoltre, evidenzia l’indagine, è necessario considerare i rialzi dei prezzi nei diversi settori, come ad esempio l’acciaio, con il comparto delle produzioni in metallo che fa segnare un incremento del valore delle vendite pari a quasi +50% nei primi tre mesi; non solo, nello stesso periodo il valore delle importazioni dei prodotti della siderurgia è aumentato del 66%.
Tra i risultati migliori spicca quello dell’area Isontina con un +312,3%, anche se valori positivi o comunque in linea con la media nazionale si registrano anche per le altre (ex) province.
Oltre agli Stati Uniti si evidenzia una crescita anche degli scambi con i “tradizionali” partner commerciali: Germania (+36,2%), Francia (+27,9%) e Austria (+45,6%). Si riducono invece gli scambi commerciali con la Federazione Russa, con le esportazioni passate da 45 milioni di euro nel primo trimestre del 2021 a 39 milioni nello stesso periodo del 2022, segnando -14,1%.