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mercoledì, 16 Aprile 2025

Allarme siccità in tutta la regione Friuli Venezia Giulia

16.06.2022 – 10.00 – La siccità non è più solo un problema, ma sta diventando un vero e proprio allarme. Lo conferma il Consorzio di Bonifica Pianura Friulana che ha registrato uno degli inverni più insoliti per assenza di precipitazioni. E’ dallo scorso dicembre che le piogge hanno iniziato a scarseggiare in modo preoccupante e si registra che nell’ultimo trimestre il calo delle precipitazioni rispetto alla media del periodo superi il 40%, un peggioramento netto rispetto alle annate difficili del 2012 e 2019: questo è quanto riportano i dati delle stazioni di Enemonzo, Gemona del Friuli, Cervignano e Udine registrati dal Consorzio.

Le conseguenze di questa siccità anomala si sono iniziate a toccare con mano in primavera, quando gli agricoltori più volte hanno segnalato il problema di irrigazione delle coltivazioni in Friuli, richiedendo di considerare la possibilità di costruire dei bacini per la raccolta dell’acqua. Ora, il problema della siccità riguarda tutto il Friuli Venezia Giulia, in particolar modo il fiume Tagliamento che si rivela essere la principale fonte di approvvigionamento per i canali consortili, sia per l’irrigazione, sia per la produzione di energia elettrica. E’ probabile che vengano attuate misure ulteriormente restrittive a fine marzo quando arriverà il momento della riapertura dei canali.

La presidente del Consorzio Rosanna Clocchiatti ha dichiarato: ““Siamo consapevoli che la risorsa idrica è un bene limitato e destinato a usi non solo agricoli, da utilizzare con oculatezza e parsimonia. Per raggiungere questo obiettivo il Consorzio è impegnato al massimo livello con tutta la sua struttura, con il coinvolgimento dei consorziati. Sono necessari tuttavia forti investimenti per realizzare opere di trasformazione irrigua che possano anche dimezzare il fabbisogno idrico per ettaro, garantendo nel contempo una irrigazione molto più efficiente ed efficace”. Il Consorzio, infatti, ha presentato dei progetti per modernizzare le reti irrigue finanziabili con i fondi PNRR con l’obiettivo di sostenere un risparmio della risorsa idrica e andando a contenere la perdita derivante dagli impianti ormai obsoleti realizzati 40 anni fa.

E’ evidente che senza risorse idriche, tutto è destinato a bloccarsi: dalle zone a vigneto sul Collio orientale, alle terre della bassa friulana a quelle della pianura centrale e collinare, dove molti terreni sono sprovvisti di qualsiasi servizio irriguo. Per questo motivo, in questi luoghi, si sta rinunciando sempre di più a investire sull’agricoltura. “Per fare agricoltura oggi con sistemi moderni e razionali la disponibilità della risorsa idrica è irrinunciabile – prosegue Clocchiatti -. Al consorzio, ente tecnico e di rappresentanza dei consorziati agricoli, spetta il compito di evidenziare questa situazione ma le scelte di gestione del territorio, del suo sviluppo e della tutela dei diversi interessi spettano ad altri. A noi il compito di attuarle per quanto di nostra competenza, cercheremo di adempiere come sempre nel migliore dei modi”.

f.s.

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