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domenica, 25 Maggio 2025

Udine: un nuovo progetto per l’abbattimento delle barriere architettoniche

25.05.2022 – 11:30 – Grazie al nuovo progetto da un milione e mezzo di euro approvato dalla Giunta di Udine, la città fa un ulteriore avanzamento verso l’abbattimento delle barriere architettoniche in ambito stradale e dunque l’accessibilità alla circolazione pedonale per tutti i cittadini. Non solo per persone con disabilità, ipovedenti o con problemi di deambulazione dunque, ma anche anziani e bambini. Si tratta del primo passo verso l’attuazione del Peba, il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche, lo strumento a disposizione dei comuni italiani per monitorare e superare le barriere architettoniche insistenti sul territorio. Il Peba ha l’obiettivo di rilevare e classificare tutte le barriere architettoniche presenti in un’area e può riguardare edifici pubblici o porzioni di spazi pubblici urbani e, alla luce delle rilevazioni, di garantire quindi l’accessibilità e la visitabilità degli edifici pubblici, l’accessibilità degli spazi urbani pubblici costruiti o naturali e la fruizione dei trasporti da parte di tutti.

Il progetto di massima approvato dall’amministrazione, che sarà presentato per l’assegnazione di fondi a un bando del PNRR, prevede il rafforzamento degli interventi, già iniziati negli ultimi anni, di abbattimento delle barriere architettoniche e il rifacimento dei marciapiedi cittadini. Solo in questo momento – spiega il Vicesindaco e Assessore ai lavori pubblici Loris Michelini – in città sono attivi due cantieri per la rimozione dei cordoli e il miglioramento delle condizioni dei marciapiedi, così da rendere la circolazione pedonale più semplice. Il Comune ha dunque avanzato una richiesta per 1 milione e 500mila euro al Governo per sostenere il progetto, che nella giornata di ieri ha superato l’esame di ammissibilità.

L’intervento riguarderà i percorsi di collegamento tra via San Valentino (da via Gen. Caneva all’ingresso al Distretto sanitario), via Generale Caneva (attraversamento antistante il Teatro Nuovo G. da Udine), via Bersaglio (attraversamento alle estremità e intero lato ovest), via Pracchiuso (attraversamento verso piazzale Oberdan), piazzale Oberdan, Parco della Rimembranza, via Diaz (attraversamento verso Parco della Rimembranza). Saranno inoltre sistemate via Zanon (attraversamento pedonale e percorso di collegamento con piazza Matteotti), piazza Patriarcato (attraversamenti pedonali e percorsi di collegamento a parcheggi e fermate trasporto pubblico), viale Tullio (attraversamento pedonale, percorso e parcheggi riservati presso la farmacia), via Santa Chiara (attraversamento pedonale ed area antistante all’ingresso dell’istituto scolastico Uccellis e attraversamento pedonale in corrispondenza di via Gemona, via Zanon (marciapiedi lato ovest), via Gorghi (area comprendente gli attraversamenti pedonali presso l’incrocio con via Aquileia, gli attraversamenti pedonali presso l’incrocio con via Carducci e gli attraversamenti pedonali presso l’incrocio con via Dante).

“L’opera – spiega Loris Michelini – può essere considerata una sorta di progetto pilota per il Peba, il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche, attualmente in fase di redazione. Sia i criteri di analisi delle criticità, che il Comune ha mappato con l’aiuto della nostra Università, che i principi sottesi alle proposte operative di intervento sono infatti coerenti con il Piano con il quale andremo a rendere Udine un modello di accessibilità, nel rispetto delle disposizioni di legge e in coerenza con l’idea che la nostra Amministrazione ha della città e con la convinzione che quello alla mobilità in autonomia sia uno dei diritti fondamentali del cittadino. Per la realizzazione di questo intervento – ha concluso Il Vicesindaco – abbiamo presentato istanza di contributo per 1.425mila euro, nell’ambito del PNRR, alla Direzione Centrale per la finanza locale del Ministero dell’Interno. Desidero ringraziare gli uffici per il loro impegno nel definire nel merito interventi importanti come questo ma anche per la loro capacità di intercettare i molti finanziamenti oggi messi a disposizione dei Comuni dall’Esecutivo nazionale”.

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