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giovedì, 17 Aprile 2025

Pillole di filosofia: Noumeno, aldilà dell’apparenza

08.05.2022 – 13.30Platone, filosofo per eccellenza, padre fondatore delle più radicate dottrine, parlava già di Noumeno.
Per il pensatore greco questo ente era l’intelligibile, ciò che non possiamo percepire a livello empirico e sensibile, ma al quale possiamo giungere solo con il ragionamento.
Grazie a questo concetto, tutta l’idea di Metafisica platonica inizia a prendere le proprie mosse, identificandolo con le idee.
Ma colui che rese ancor più celebre questa idea arriva durante l’illuminismo tedesco: stiamo parlando di Immanuel Kant.
Per il filosofo tedesco, il noumeno è ciò che giace aldilà dell’apparenza.
Esso è la cosa in sé, ciò che va oltre all’esperienza sensibile, la rappresentazione che, all’interno della mente umana, tenta di sfondare il muro della propria capacità di conoscere.

Kant ha una visione contrastante della Metafisica, dalla quale deriva la sua critica:la metafisica giustamente ritiene che il noumeno sia qualcosa che va oltre l’esperienza, ma è scorretto ritenere che esso sia la cosa stessa, illudendosi di esser arrivati alla totale conoscenza.
È possibile soltanto pensare a come le cose sono in sé, senza però ottenere una dimostrazione che non sia metafisica.
L’impenetrabilità del noumeno rimanda all’infinito come impossibilità di stabilire la verità.

[c.c]

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