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sabato, 19 Aprile 2025

Glesie Furlane punta sulla comunicazione e rinnova il sito

04.05.2022 – 07.30Glesie Furlane si proietta al futuro e rinnova il suo sito internet con l’obiettivo di essere facilmente fruibile ad un numero sempre maggiore di persone in tutto il mondo. La presentazione del nuovo portale è avvenuta durante una conferenza stampa organizzata a Udine nella sede della Regione Friuli Venezia Giulia che ha visto la partecipazione del presidente di Glesie Furlane, don Romano Michelotti, dell’assessore regionale alle autonomie locali, funzione pubblica, sicurezza e immigrazione, Pierpaolo Roberti e del referente di FriulUp, che si è occupato di rinnovare il sito, Loris Pagotto. Glesie Furlane ha una storia lunga quasi 50 anni durante i quali si è occupata di organizzazione di eventi culturali e produzione letteraria con l’obiettivo di far conoscere, studiare, promuovere e valorizzare ciò che concerne la dimensione religiosa nella cultura friulana, scrutando sia le fonti storiche che quelle contemporanee e utilizzando strumenti come ricerche, pubblicazioni, incontri, film e cortometraggi. Forte però è arrivata la spinta al rinnovamento che si è concretizzata in un sito che è un vero e proprio “biglietto da visita” che mostra tutta l’attività svolta nel passato e nel presente da Glesie Furlane. “Pensiamo che al giorno d’oggi questi mezzi di comunicazione siano indispensabili e abbiamo quindi ritenuto necessario rinnovare e rendere più agevole questo sito affinché sia fruibile a tutti. Per noi è anche importante poter implementare nel tempo nuovi contenuti man mano che andranno avanti i nostri lavori che potranno essere seguiti anche dai migranti friulani più lontani” – ha sottolineato don Romano Michelotti -. “Vorremmo ad esempio approfondire la storia di Aquileia che, dal punto di vista religioso, è sommersa. Sono argomenti che riguardano tutti noi perché è il nostro passato ed è bene capirlo per poter andare avanti. Se non conosciamo la storia diventa difficile camminare verso il futuro”.

Il rinnovato portale di Glesie Furlane è stato realizzato grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia che don Romano Michelotti ha ringraziato in quanto “con questo sostegno siamo sempre più vicini alla gente”. “Guardare al domani significa presentare un sito come questo perché, come ha detto don Romano Michelotti, questo portale rappresenta il modo più semplice di comunicare alle nuove generazioni sempre a contatto con smartphone e tablet” – ha spiegato l’assessore regionale, Pierpaolo Roberti -. “Abbiamo presentato tante iniziative di questo genere proprio in questa sala accanto all’Arlef ma, guardando questo sito, ci accorgiamo che qui c’è un valore in più: se da una parte c’è la possibilità grazie alle nuove tecnologie di parlare a tutti, anche alle tante comunità friulane sparse in giro per il mondo, dall’altra siamo in presenza di un messaggio universale e unitario che va a colpire il cuore delle persone. L’amministrazione ritiene che il friulano debba essere usato in tutti gli ambiti della vita proprio perché le parole dette nella lingua madre rimangono maggiormente nel cuore degli individui”.

Il rinnovato sito mette in mostra i contenuti che l’associazione carica sui social come Facebook, Vimeo e YouTube. Fra il materiale messo a disposizione sul portale (bilingue: italiano e friulano) da segnalare la presenza di tutti e 73 i libri che compongono la Bibbia, nella sua versione friulana, grazie alla concessione di Pio Paschini Edizioni. Si deve infatti al lungo lavoro dei preti di Glesie Furlane, capitanati all’epoca da pre Checo Placerean e pre Toni Beline, la traduzione della Bibbia in marilenghe, direttamente dal latino e dal greco. Ad entrare nel merito delle novità del sito è stato Loris Pagotto di FriulUp. “La versione precedente del portale era datata e con questo nuovo modello abbiamo adottato tutte le tecnologie più utilizzate oggi, in primis una navigazione responsive che consente di accedere al sito da qualsiasi device e non solo dal desktop” – ha spiegato Loris Pagotto -. “Abbiamo dato particolare enfasi ai contenuti che vengono aggiornati giornalmente, come i messalini in friulano e reso il sito facilmente gestibile anche in backoffice, elimimando tutte le parti cablate. Da segnalare la possibilità di cercare all’interno della Bibbia in friulano, oltre che di iscriversi alla newsletter, ma soprattutto – ha concluso – che il sito è assolutamente espandibile”.

 

COS’É GLESIE FURLANE – Glesie Furlane è un’associazione la cui attività è volta ad approfondire le radici culturali e religiose del territorio, con l’obiettivo aiutare i friulani a conciliare, in modo armonico, la fede con l’identità culturale. È nata nei primi anni ’70 del secolo scorso, sulla spinta del Concilio Vaticano II (1962-1965), agli albori della Teologia della liberazione e nel contesto politico-culturale dell’autonomismo friulano. Primo carismatico promotore dell’iniziativa è stato il professor don Francesco Placereani (Pre Checo Placerean).
Pochi anni dopo il Concilio, infatti, era sorta la necessità di conoscere meglio la storia e la vita del popolo friulano, affinché anche la Chiesa, il Vangelo e la fede avessero il sapore della Terra; affinché la lingua friulana, il canto, la vita entrassero a pieno diritto nella liturgia. Obiettivo dell’Associazione era, ed è quello di far conoscere, studiare, promuovere, valorizzare con ricerche, pubblicazioni (fra i più famosi autori fa citato pre Toni Beline), incontri tutto ciò che concerne la dimensione religiosa nella cultura friulana scrutando sia le fonti storiche sia la realtà contemporanea. Glesie Furlane è stata anche coinvolta nella realizzazione di due film in friulano (Missus e Predis per la regia di Massimo Garlatti-Costa) che hanno fatto il giro del mondo approdando fino alle Nazioni Unite; oltre che nella produzione di diversi cortometraggi che hanno riscosso grande interesse da parte del web. Da questa nuova coscienza della propria originalità e dignità, è nata l’esigenza di «dare alla nostra fede il sapore della nostra terra». Di qui, allora, Glesie Furlane si è impegnata nello studio delle fonti, negli approfondimenti, nella traduzione dei testi biblici, nell’uso della lingua friulana e nella valorizzazione del patrimonio musicale patriarchino. Momenti importanti sono stati l’Assemblea del clero (1975) e dei Cristiani (1977) e gli anni della ricostruzione post terremoto (1976). L’Associazione ha operato instancabilmente per la traduzione integrale della Bibbia (1997), del Lezionario festivo (2001) e del Messale Romano. Glesie Furlane è uno dei maggiori editori in lingua friulana della regione, ha al suo attivo una produzione letteraria numerosa e qualificata, oltre alla produzione di numerosi e opportuni documenti e pronunciamenti. Dagli anni ’80 del secolo scorso organizza a Venzone corsi di studio e di approfondimento a scadenza mensile.
Nel 1974, il 28 agosto, l’arcivescovo monsignor Battisti e l’ausiliare monsignor Pizzoni, titolare di San Pietro in Carnia, hanno invitato tutti i preti della Carnia a celebrare una Messa nella pieve madre, proprio a San Pietro. Un gruppo ha chiesto di celebrare in friulano. I vescovi non hanno accettato. Dieci di loro hanno firmato un documento, poi deposto sull’altare prima della Messa, e sono usciti dalla chiesa. È iniziato così la lunga marcia di Glesie Furlane.

di Maira Trevisan

 

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