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mercoledì, 2 Aprile 2025

Lilt di Udine: bilancio positivo nonostante la pandemia

Il presidente Giorgio Arpino racconta le attività svolte dall'associazione contro i tumori

03.05.2022 – 07.20 – “Il Bilancio è positivo nonostante la pandemia”. A comunicare i dati del 2021 della Lilt di Udine è il suo presidente Giorgio Arpino, intervistato dalla nostra testata dopo la presentazione del consuntivo della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – sezione Friulana della Provincia di Udine comunicato durante l’assemblea ordinaria che, per il terzo anno consecutivo, si è svolta in modalità telematica e alla quale hanno partecipato oltre 50 soci, deleghe comprese. Dal punto di vista economico i risultati sono buoni grazie alla generosità delle persone, soprattutto per “un lascito importante di una signora che, dopo la perdita del marito, ha continuato a starci vicino e ci ha donato una quota dell’eredità. Questo ci ha aiutato tantissimo visto i momenti difficili che tutti abbiamo passato, in particolare le associazioni” – spiega Giorgio Arpino. Il consuntivo presenta dati favorevoli anche per quanto riguarda le attività dell’associazione. “La Lilt di Udine si occupa da anni di prevenzione primaria, secondaria e terziaria (che comprende il sostegno al malato e alla sua famiglia) e di ricerca nell’ambito dei tumori. Il bilancio è positivo anche dal punto di vista dell’aumento di queste attività” – sottolinea Giorgio Arpino, rimarcando che nel 2021 sono 6.557 le ore di volontariato contro le 6.150 del 2020.  La Lilt di Udine ha una presenza attiva di 115 volontari, tra cui anche una decina di medici. “Se dovessimo quantificare in denaro le ore spese gratuitamente dai volontari arriveremmo a 480 mila euro di contribuzione al Sistema Sanitario Regionale” – racconta Giorgio Arpino.

La storia della Lilt è lunga un secolo. “La Lega nazionale ha compiuto da poco 100 anni, è nata infatti il 25 febbraio 1922, mentre quella di Udine, che è tra le prime ad essere sorte in Italia, festeggerà questo traguardo fra tre anni, nel 2025” – ricorda il presidente Arpino -. “Siamo un’organizzazione riconosciuta con un Decreto Governativo, partecipata dal Ministero della Salute e sotto il controllo della Corte dei Conti. Esistono 106 associazioni provinciali che operano per conto della Lilt nazionale e siamo quindi la ripetizione esatta della sede centrale, anche se abbiamo una gestione operativa e finanziaria autonoma. Le sezioni del Friuli Venezia Giulia sono molto unite e hanno un coordinatore riconosciuto dallo Statuto e dallo Stato che ha il compito di interloquire con le nostre realtà e di collegarle. Siamo molto controllati tale che quando qualcuno dona alle nostre associazioni ha la certezza che il proprio denaro non verrà sperequato. Non esistono cause nei nostri riguardi”.

Giorgio Arpino presidente Lilt di Udine

Il periodo dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid è stato difficile anche per la Lilt di Udine. “Nonostante ciò, siamo rimasti aperti con delle regole stringenti ma senza mai chiedere il green pass. È riprovevole o perseguibile rifiutare una visita ad un paziente senza il green pass. Si è richiesto la firma dell’assunzione di responsabilità. Si sono seguite delle regole molto attente soprattutto dal punto di vista sanitario, ad esempio la misurazione della temperatura corporea, l’igienizzazione delle mani e la riduzione delle persone presenti contemporaneamente in uno stesso luogo” – sottolinea Giorgio Arpino -. “Va però detto che la “pandemia del tumore” è molto grave, con dati più allarmanti di quella del Covid, ed è necessario che non venga trascurata. Secondo i dati AIOM l’anno scorso i morti per tumore sono stati in Italia 184 mila, contro i circa 162 mila deceduti in oltre due anni a causa del Covid. Attualmente in Italia ci sono 4 milioni di sopravviventi al tumore, guariti o che ancora ci convivono, che corrispondono al 6,5% della popolazione. Si tratta di una massa sociale importante considerata fragile, anche perché in genere assieme al tumore hanno anche qualche altra malattia. In Friuli Venezia Giulia sono 80 mila, numero molto alto. Seguire queste persone significa attuare la prevenzione terziaria, cioè fare in modo che riacquistino il gusto della vita e vengano ricondotte positivamente nell’ambito della famiglia e della società. Spesso, infatti, si nota il problema dell’isolamento del malato di tumore contro il quale dobbiamo lottare, una situazione che era meno presente nel nostro passato e che oggi purtroppo si vede spesso. Tra le attività di prevenzione terziaria anche la terapia del dolore per mezzo dell’agopuntura o di massaggi shiatsu e i trattamenti estetici”.

Molto importante è il rapporto con le istituzioni politiche. “Noi vorremmo arrivare a morte zero collaborando con la salute pubblica, seguendo quello che fino ad aggi si è trascurato” – conclude Giorgio Arpino.

LE ATTIVITA’ NEL 2021

Grande attenzione è stata data alla prevenzione primaria e terziaria. Lodevole l’impegno dell’UTE di Rivignano, con il quale la LILT nel 2021 ha sviluppato ben 10 conferenze in presenza, con un tema di grande interesse: “La Prevenzione Oncologica: Nuove strategie terapeutiche in oncologia: Medicina personalizzata e di precisione”. Sempre nel 2021, sono stati “strutturati” e messi in cantiere due importanti progetti. Il primo, grazie ad un contributo della Regione, intitolato: “La LILT si prende cura di te – supporto ai malati oncologici e famigliari”, vede l’intervento di uno psico oncologo e di un medico in costante abbinamento. L’altro progetto è “Noi per il Friuli facciamo prevenzione”, finanziato dal Comune di Udine, è volto al recupero delle persone già colpite da tumore, guarite o in cura o in guarigione, in evidente stato di disagio.

Molto importante l’impegno della Lilt di Udine per la prevenzione secondaria. Ampio spazio nel 2021 è stato riservato alle attività esterne svolte sul territorio. “Oltre alla visite nel nostro Centro di Prevenzione e Ascolto, andiamo sul posto grazie alle intese con diversi comuni tra cui Manzano, Remanzacco, Campoformido, Moruzzo e San Leonardo dove ci occupiamo soprattutto di visite al cavo orale” – spiega Giorgio Arpino.

Da citare, anche con i soli titoli, le attività “promozionali”: la “MITHO in rosa, nata ex novo, nell’ambito della MYTHO MARATHON”, a Cividale del Friuli; la Corsa delle Rose a Lignano Sabbiadoro (seconda edizione, circa 1200 iscritti, quasi il doppio dell’anno precedente); lo stretto rapporto con la Libertas Martignacco Volley, di serie A2, con la CDA Volley Talmassons, e – novità 2021 – il libero patrocinio alla Società di Volley Maschile (serie nazionale) Il Pozzo. “Lo sport – ha sottolineato Arpino – è un grande traino per la prevenzione, perché sport è parte di un sano stile di vita”. Grazie alla costante attività del Gruppo Volontari, anche nel 2021 hanno avuto successo il “Peperoncino Day” (che nel 2022 festeggerà il suo ventennale) ed il Calendario LILT (quella del 2021 è stata la decima edizione).

di Maira Trevisan

 

 

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