02.05.2022 – 07.50 – Due mesi di esercitazioni nel Basso Adriatico e nello Jonio assieme alla marina greca. Poi, qualche giorno di sosta tecnico-operativa nel golfo triestino. È la portaerei della United States Navy, “USS Harry S.Truman”, rimasta ormeggiata al largo per motivi di pescaggio. L’unità militare a propulsione nucleare statunitense Harry Truman ha stazionato nel golfo di Trieste dal 23 al 27 aprile: per una portaerei di tale portata è prevista l’attivazione di un Piano di emergenza esterna, che è stato coordinato dalla prefettura di Trieste. È stato inoltre costituito un tavolo tecnico composto dai rappresentanti della Capitaneria di porto di Trieste, del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, del C.R.R (centro regionale di radioprotezione) di Arpa Fvg e della struttura complessa di fisica sanitaria di Asugi, per una serie di attività di controllo e monitoraggio.
Il monitoraggio, iniziato prima dell’arrivo della nave, è continuato durante tutto il periodo di permanenza nel golfo ed è proseguito anche per alcuni giorni successivi, per verificare l’assenza di radioattività artificiale in matrici ambientali rilevanti.
Le misure radiometriche hanno coinvolto i componenti del tavolo tecnico.
In particolare, Arpa e Asugi hanno collaborato all’attuazione del piano di monitoraggio con rivelatori in grado di effettuare misurazioni in continuo e con analisi radiometriche su campioni di particolato atmosferico, acqua e sedimenti marini.
I tecnici Arpa, presenti con un mezzo mobile presso il molo III del Porto Vecchio, hanno assicurato una copertura ventiquattrore al giorno. In particolare sono state eseguite misure di irraggiamento in aria in continuo con archiviazione dei dati ogni ora e misure sotto vento e attorno alla nave tre volte al giorno (alle ore 10, alle 16, e alle 24). Queste ultime misure sono state effettuate con l’ausilio di motovedette della Capitaneria di Porto.
Al molo III è stata installata una pompa ad alto volume per raccogliere il particolato atmosferico su filtro, cambiato due volte al giorno (alle ore 7 e alle 19).
I filtri sono stati analizzati dalla SC fisica sanitaria presso il laboratorio di spettrometria di Cattinara per la determinazione dell’eventuale presenza di radionuclidi artificiali, utilizzando la strumentazione normalmente impiegata per i controlli di qualità e sicurezza per le attività di medicina nucleare.
La SC fisica sanitaria ha inoltre verificato l’assenza di radioattività artificiale in campioni di acqua di mare e di sedimenti marini campionati dal nucleo subacqueo SDAI della Marina Militare presso la Capitaneria di Porto.
Supporto logistico per l’arrivo dei campioni nei tempi previsti dal molo III al laboratorio di spettrometria Asugi è stato offerto dal comando dei Vigili del Fuoco, fortemente impegnato anche nelle proprie azioni di monitoraggio radiometrico ambientale h24.
Ogni giorno tutte le misure effettuate da Arpa, Fisica Sanitaria e Vigili del Fuoco sono state comunicate alla Capitaneria di Porto di Trieste.
Al fine di coordinare le azioni e preparare le analisi prima dell’arrivo della nave, Arpa Fvg e la SC fisica sanitaria hanno partecipato alle riunioni di coordinamento del Tavolo Tecnico in Prefettura e hanno effettuato misure preventive di campioni di particolato atmosferico, acqua e sedimenti marini. Dai rilevamenti effettuati non è stato riscontrato alcun valore anomalo, in quanto tutte le misure sono risultate pari al fondo ambientale.
b.b