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lunedì, 17 Febbraio 2025

Viaggio nella San Daniele della ripartenza

Il sindaco Pietro Valent racconta la sua San Daniele dal punto di vista turistico, culturale, energetico e dell'accoglienza

29.04.2022 – 07.20 – È la città del Friuli collinare conosciuta da tutti per la bontà dei suoi prodotti gastronomici, primo su tutti il prosciutto crudo, ma è anche uno scrigno di straordinaria bellezza paesaggistica e un luogo da scoprire e far scoprire: San Daniele del Friuli vuole ripartire con tutta la sua forza dopo la fine dell’emergenza sanitaria e vuole raccontare il suo territorio con ottimismo e proiezione al futuro. Il sindaco Pietro Valent, intervistato dalla nostra testata, ci ha raccontato le peculiarità di una città che sta rinascendo dal punto di vista turistico, con molte cose da dire sulla culturale e sulla sostenibilità energetica, ma che al contempo si è dimostrata sensibile e solidale nei confronti del prossimo.

Signor Sindaco, parliamo del vostro impegno nell’accoglienza dei profughi scappati dalla guerra in Ucraina. Qual è la situazione nel suo comune?

“Qui a San Daniele abbiamo aperto le braccia della città all’accoglienza sin dall’inizio del conflitto e abbiamo messo a disposizione delle famiglie degli sfollati 10 appartamenti. Al momento ospitiamo 18 persone provenienti dall’Ucraina, in particolare donne con bambini e persone anziane”.

A San Daniele era già presente una comunità Ucraina?

“Si, abbiamo una comunità ucraina con diversi nuclei familiari che sono stabilmente inseriti nella nostra comunità, nel lavoro e nelle attività scolastiche. Recentemente un ragazzo che frequenta le nostre scuole medie mi ha chiesto aiuto per accogliere nel comune dei suoi familiari costretti a scappare dall’Ucraina”.

Siete quindi molto attivi sul fronte della solidarietà. Sono partite altre iniziative?

“Sì, sono partite diverse iniziative. Oltre agli appartamenti per l’accoglienza di cui vi ho parlato c’è stata una raccolta di beni di primaria necessità stimolata dal Comune, alla quale ha partecipato con entusiasmo la popolazione di San Daniele. Ci sono poi stati dei gesti di solidarietà da parte di diverse associazioni, in particolare Scriptorium Foroiuliense ha donato dei televisori e delle lavatrici per arredare gli appartamenti degli sfollati e l’Associazione Due Pistoni ha provveduto con una donazione a fornire dei buoni spesa a queste famiglie”.

Fine dello stato di emergenza, il comune di San Daniele è pronto a ripartire sul fronte del turismo. Che cosa vi aspettate?

“Ci aspettiamo una ripresa. In realtà abbiamo già visto durante le festività pasquali una San Daniele molto attrattiva con diversi turisti da fuori regione, ad esempio dal Veneto e anche dall’Austria che dà tanto non vedevamo. In questi giorni abbiamo anche notato il ritorno delle corriere che fanno di nuovo tappa nella nostra città. Questo significa che siamo attrattivi e che sappiamo accogliere chi viene a trovarci”.

Parlando di turismo, oltre al rinomato aspetto legato all’enogastronomia che tutti conosciamo, non possiamo tralasciare la cultura. Molto importante è la presenza a San Daniele della Biblioteca Guarneriana. Ce ne vuole parlare?

“Siamo in una fase di rilancio delle attività. Abbiamo stretto con l’Università di Udine “Un Patto per lo per lo sviluppo del Territorio” che prevede una serie di conferenze e di iniziative di studio su diverse tematiche che si svolgono in Biblioteca. Abbiamo poi diversi progetti in atto che riguardano la promozione del patrimonio culturale, ad esempio la copia fedele del “Dante Guarneriano”, riprodotta in una decina di esemplari, dopo aver girato il mondo presto verrà portata a Bruxelles. Abbiamo poi intenzione di ospitare negli ultimi tre mesi dell’anno la mostra del maestro Franco Zeffirelli”.

Quali sono le novità per l’acquisizione del Monte di Pietà?

“Il primo rogito è previsto il prossimo 5 maggio, poi dobbiamo attendere 60 giorni la mancanza di prelazione da parte del Ministero dei Beni Culturali (che diamo per scontata) e quindi, nel mese di luglio, dovremmo procedere con il secondo atto che conclude il rogito e che porta al passaggio di proprietà dell’immobile al Comune di San Daniele. Nel mentre stiamo già lavorando con la progettazione e la ristrutturazione dell’edificio: al piano terra e al primo piano verrà traferita la Biblioteca Moderna, mentre al secondo piano e negli spazi sottotetto abbiamo intenzione di spostare gli uffici comunali. Il Monte di Pietà è posto nella piazza principale di San Daniele ed è importante che acquisisca funzioni fondamentali, tornando così nelle mani di tutti i cittadini”.

Lei è arrivato all’ultimo anno di mandato. Qual è il bilancio che fa fino ad oggi?

Io di bilanci ne faccio tutti e giorni e vado a dormire sempre sereno per il lavoro svolto. Molte cose siamo riusciti a realizzarle ed altre sono ancora da fare. In 48 mesi di mandato abbiamo concluso opere pubbliche per il valore di oltre 25 milioni di euro: il Monte di Pietà di cui abbiamo appena parlato, l’archivio comunale che proprio in questi giorni è partito nella sua fase di ricostruzione, i lavori nel Teatro e quelli di edilizia pubblica, la realizzazione di un bellissimo parcheggio che andremo ad inaugurare tra qualche settimana e le scuole che sono state ristrutturate sotto l’aspetto della sicurezza sismica. Tra i prossimi progetti ci sarà anche il potenziamento delle piste ciclabili con una passerella che collegherà San Daniele a Majano vicino al fiume Ledra”.

San Daniele è anche la prima comunità energetica della Comunità Collinare del Friuli e della Regione Friuli Venezia Giulia, avviata sfruttando l’impianto fotovoltaico da 55 kW presente presso la scuola primaria di San Daniele del Friuli. Ci spiega meglio?

Pietro Valent

“Questo è un altro importante progetto di cui vado orgoglioso, partito più di due anni fa e portato avanti con convinzione. Abbiamo ricevuto recentemente dalla Regione come Comunità Collinare 5,4 milioni di euro di contributo per realizzare diverse comunità energetiche e a San Daniele arriveranno circa 600 mila euro per altri impianti fotovoltaici. Abbiamo individuato tanti edifici sui quali realizzarli e due progetti sono in partenza nelle prossime settimane: nella palestra di via Monte Festa e nel centro di aggregazione giovanile di Villanova. Tutto ciò per sviluppare il concetto di autoproduzione e consumo locale di energia elettrica. I primi benefici che si sono visti riguardano la diminuzione dei consumi in kW del Comune che sono calati. Dall’altro lato sappiamo che c’è stato un aumento del costo dell’energia e per questo motivo abbiamo dovuto prendere delle decisioni nell’ultimo periodo di razionalizzare l’utilizzo della pubblica illuminazione. A rotazione dal lunedì al venerdì alcune zone di San Daniele vengono infatti spente per una notte”.

di Maira Trevisan

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