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martedì, 8 Aprile 2025

Sfregiato a Rossosch il cippo di pace degli Alpini

19.04.2022 – 07.40 – Mentre in Italia si dibatte se le conseguenze della guerra della Russia in Ucraina stiano conducendo a una presunta “cancellazione” della cultura russa, paura motivata da qualche occasionale rinvio di mostre e concerti, nella Federazione Russa questa cancellazione della cultura “straniera” è già in atto.
L’Associazione nazionale Alpini ha infatti informato che la lapide donata nel 1993 dai volontari alpini alla città russa di Rossosch è stata sfregiata col simbolo della Z bianca e successivamente divelta. Il cippo commemorava tutti i caduti della Seconda Guerra Mondiale ed era stato collocato nella città russa, perchè nel 1942 aveva ospitato il Comando del Corpo d’armata alpino. Non a caso la lapide era stata posta, negli anni Novanta, davanti all’asilo “Sorriso”, una struttura per l’infanzia che attualmente ospita 180 bambini, a propria volta finanziata dagli alpini stessi. Il cippo raffigurava tanto il cappello alpino quanto la stella simbolo dell’armata russa, con la seguente targa: “Da un tragico passato un presente di amicizia per un futuro di fraterna collaborazione”.

“Amarezza e sconforto sono i primi sentimenti che provo davanti alle immagini che ci arrivano da Rossosch – ha commentato Sebastiano Favero, Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini – perché penso allo slancio, alla caparbietà e alla generosità con cui i nostri Reduci di Russia avevano voluto realizzare simboli permanenti di pace e fratellanza in quelle terre che erano state funestate dalla guerra. L’Ana – ha aggiunto Favero – è portatrice di messaggi di conciliazione, solidarietà e convivenza civile, che manifesta sempre attraverso interventi concreti, fedele al suo credo di onorare i morti aiutando i vivi.
Un’operazione di memoria storica che è fatta soprattutto di uomini, portata avanti pensando sempre alle generazioni future, che non dovrebbero più subire gli errori del passato. Purtroppo la storia fatica ad essere maestra e questo è davvero triste”.

[z.s.]

Zeno Saracino
Zeno Saracinohttps://www.triesteallnews.it
Giornalista pubblicista. Blog personale: https://zenosaracino.blogspot.com/

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