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sabato, 19 Aprile 2025

FVG, cure palliative e terapia del dolore: emerse criticità

15.04.2022 – 07.20 – La giornata di ieri ha visto protagonista l’Istituto di Ricerche Economiche e Sociali Friuli Venezia Giulia (Ires Fvg), ricevuto dal Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione (Clcv) di fronte a cui i ricercatori Michele Flaibani e Gianluca Masotti hanno presentato i risultati delle rispettive indagini, una quantitativa e una qualitativa, sulla rete delle cure palliative e della terapia del dolore. Dalle indagini, sono emersi alcuni aspetti critici, come ad esempio la scarsa omogeneità sul territorio di risorse in tal senso. “In sostanza è necessaria una maggiore armonizzazione e integrazione di questo settore delle cure sanitarie” ha riassunto il presidente del Cclv, Roberto Cosolini, consigliere regionale in quota Partito Democratico, che ha definito le indagini “estremamente utili per l’interpretazione dei dati e per gli spunti offerti alla riflessione sia del Consiglio, sia della Giunta.”.

Da parte dei consiglieri, le criticità non sono passate inosservate. Luca Ussai del MoVimento 5 Stelle si concentra sulla disomogeneità: “Una criticità che rende di fatto impossibile la lettura dei dati e la loro aggregazione a livello regionale e che comporta la necessità di renderli maggiormente fruibili da operatori e decisori pubblici, agendo anche sul sistema informativo – ha detto l’esponente M5S -. Ma c’è soprattutto un problema di carenza di organici e necessità di potenziare un approccio multidisciplinare con figure dedicate. Va garantita e monitorata la capacità dei servizi di funziona sette giorni su sette e ha 24 – aggiunge Ussai -. Dal report emerge anche la necessità di investire in una formazione interdisciplinare, coinvolgendo tutti gli operatori e sensibilizzando in particolare i medici di medicina generale sui pazienti da indirizzare alle cure palliative, che non riguardano soltanto gli oncologici, intervenendo sui bisogni non intercettati, soprattutto delle persone con patologie croniche. Occorre infine che la Regione modifichi gli iter amministrativi per facilitare e uniformare l’accesso ai farmaci ospedalieri nei vari ambiti assistenziali”.

“La situazione è davvero seria e, a segnalarcelo, sono proprio i cittadini: i tempi di attesa per una visita per la terapia del dolore nell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale sono inaccettabili” ha osservato invece la consigliera regionale Simona Liguori (Cittadini). Ma non è l’unica criticità: “Oltre ai tempi di attesa, un’altra criticità che va urgentemente risolta – conclude Liguori – è quella legata alla difficoltà di interazione tecnologica tra strutture sanitarie e professionisti. Questo si traduce in disagi importanti nella gestione delle terapie, per le famiglie e i pazienti stessi, costretti a un peregrinare impegnativo tra medici di Medicina generale e specialisti. La Regione si assuma l’impegno di mettere i sistemi informativi in rete attraverso una piattaforma: la priorità deve essere questa”.

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