15.04.2022 – 12.07 – Dopo due anni di assenza torna la prestigiosa iniziativa “Asparagus 2022″ promossa ed ideata, fin dal 1981, dal Ducato dei vini friulani. L’idea nacque da Isi Benini, fondatore del Ducato dei vini, ed Elio Del Fabbro, patron del ristorante Al Grop di Tavagnacco. È ben noto che il Friuli Venezia Giulia si contraddistingue, fin dai tempi antichi, nella coltura dell’Asparago Bianco, più specificatamente dell’Asparago Bianco di Tavagnacco, che, a differenza di quello di Bassano, presenta delle caratteristiche molto peculiari. Prima fra tutte è l’assenza di colorazione determinata dal metodo di coltivazione, la cui raccolta avviene rigorosamente a mano, tra fine marzo ed inizio aprile, quando l’ortaggio si trova sotto il cumulo di terra. La tecnica degli agricoltori di ricoprire le asparagiaie all’inizio della primavera è ciò che ne determina non solo la pigmentazione ma anche il gusto dolce e delicato, a differenza del sapore amarognolo dell’asparago verde i cui germogli maturano al sole. E’ quindi l’assenza o presenza di luce che ne risalta le caratteristiche.
Le prime testimonianze di questo ortaggio risalgono al periodo Austro-ungarico: lo storico Antonio Dall’Agata raccontando la visita in Friuli dell’Imperatore d’Austria Carlo VI del 1728, infatti, scrive che “per dire qualcosa del terreno di questo paese; il Coglio produce gran quantità di tutte le sorti di frutti degli alberi, ed esquisito sapore. Vi è diletto ancor di molte piante di terre, onde del suo tempo di vedono grossi e bellissimi spariggi.” Nel 2000 venne istituita la “Strada degli asparagi”, un percorso ideale che attraversa quasi tutte le località interessate dalla coltivazione, e dal mare passando per Tavagnacco arriva fino a Tricesimo. Tutte le località coinvolte nella produzione durante il periodo tra aprile e maggio propongono una serie di manifestazioni che girano attorno a questo peculiare ortaggio. Tra queste, sicuramente, Asparagus 2022 sostenuta anche da Promoturismo Fvg e dalla Camera di commercio di Pordenone-Udine, giunta alla sua 21^ edizione si contraddistingue per l’altissima qualità dei piatti proposti da 7 prestigiosi ristoranti del Friuli Venezia Giuia abbinati a vini del territorio. Una proposta che non si limita al territorio friulano ma che si è estende fino a quello giuliano partendo da Fossalon di Grado.
“Asparagus è ormai un grande classico tra gli eventi di qualità: ha il pregio di ruotare attorno a un prodotto tipico fortemente rappresentativo della nostra regione, abbinato ai vini del territorio e all’alta ristorazione, richiamo turistico di assoluta eccellenza. Come Camera di commercio – ha evidenziato qualche giorno fa Giovanni Da Pozzo durante la presentazione della manifestazione – siamo stati, siamo e sicuramente saremo al fianco di Asparagus e come noi ci sono tanti altri enti che sostengono questo evento, bel simbolo di ripartenza, così come tanti altri eventi che via via confidiamo torneranno a vivacizzare le nostre giornate e la nostra produttività». Il successo nel 2019, ultima edizione andata in scena prima del Covid, è confermato dai numeri. Furono 1350 le persone che passarono per i 7 ristoranti partecipanti. Con questa nuova ripartenza vi è la volontà di ripetere e se possibile superare il successo dell’ultima edizione attraverso questo viaggio esperienziale del gusto, che ogni venerdì a partire dal 22 aprile toccherà i 7 prestigiosi ristoranti.
Alessandro Salvin o, meglio, il Duca Alessandro Idel Ducato dei vini friulani, ha rimarcato: ” Per questa 21esima edizione abbiamo grandi aspettative: c’è una squadra di sette tra i migliori ristoranti della regione pronta a mettersi all’opera per proporre l’asparago, rigorosamente friulano, declinato in svariate portate. I menù sono tutti diversi, ma abbiamo voluto mantenere un piatto comune, cioè il più semplice e goloso classico, “uova e asparagi”, che però sarà rivisitato dalla fantasia degli chef dei singoli ristoranti».
Programma
22 aprile Al Grop di Tavagnacco (dove Asparagus è nato)
29 aprile a La Dinette di Grado
6 maggio a Là di Moret di Udine
13 maggio alla Taverna di Colloredo di Monte Albano
20 maggio alla Lokanda Devetak di S. Michele del Carso
27 maggio Da Nando a Mortegliano
3 giugno Da Toni a Gradiscutta di Varmo.
Le prenotazioni per le cene si effettuano direttamente ai singoli ristoranti
[l.f]