13.04.2022 – 12.24 – A Udine continua l’accoglienza di profughi ucraini per i quali, oltre all’ospitalità in case private, sono state recuperate velocemente molte strutture di accoglienza. Secondo quanto dichiarato dal Prefetto di Udine, Massimo Marchesiello, a margine della celebrazione dei 170 della Polizia di Stato avvenuta ieri nella Sala Ajace di Udine, è tuttavia necessario rimanere in stato di allerta e pronti a prepararsi al peggio in base all’evolversi degli eventi del conflitto. La Polizia di Stato che in questi ultimi due anni è stata fortemente impegnata e messa alla prova su più fronti, tra le iniziative per gestione della sicurezza del capoluogo friulano e quella determinate dall’emergenza sanitaria, continua incessantemente il ruolo di controllo e monitoraggio dell’immigrazione dei profughi provenienti dalla rotta balcanica. Situazione che il Prefetto assicura essere costantemente monitorata e al momento tranquilla anche se, come afferma lo stesso, non bisogna abbassare la guardia soprattutto in un momento come questo in cui non solo il sistema di accoglienza risulta essere fortemente provato, ma altresì, come ogni anno, inizia il periodo di maggiore afflusso di profughi provenienti dalla rotta balcanica che, con il migliorare della stagione, si mettono in viaggio in cerca di migliori condizioni di vita nel nostro Paese. “Al momento la situazione è sotto controllo – continua il Prefetto – grazie alla disponibilità e alla continua attività d’identificazione che la Polizia di frontiera svolge sui valichi. Al momento non abbiamo segnali di insicurezza da un punto di vista della accoglienza, però ovviamente dobbiamo stare molto attenti e calibrati in un momento di difficile equilibrio”. Proprio ieri è stato tratto in arresto dalla polizia di Stato di Gorizia un cittadino moldavo di 24 anni, che stava trasportando in una vettura dodici cittadini pakistani entrati irregolarmente nel territorio.
[l.f]