13.04.2022 – 07.30 – Il Friuli Venezia Giulia, dopo l’annus horribilis del 2020 e il “rimbalzo” azzoppato del 2021, scommette sul 2022 per il rilancio dell’industria turistica. Conformemente alla vocazione scientifica di Trieste e del FVG, sono i dati stessi a confermarlo: la ricerca Demoskopika, l’osservatorio di PromoturismoFvg e i dati registrati da Data Appeal e H Benchmark trasmettono tutti un trend di prenotazioni per alberghi e locali superiore a qualsiasi incasso registrato nel biennio precedente.
Il Friuli Venezia Giulia, ha osservato il governatore Massimiliano Fedriga, sarà la prima Regione in Italia a recuperare la quota di turismo persa a causa delle limitazioni Covid, ritornando a quell’”anno dei record” che fu il 2019.
Lignano e Grado hanno superato i risultati pre Covid, in linea con la stagione balneare ormai prossima; Trieste, Udine, Pordenone e Gorizia hanno invece mantenuto i precedenti livelli di vendite del 2019, sciogliendo i timori di un terzo anno consecutivo senza reali incassi turistici. Un’anticipazione dell’estate ormai prossima viene già offerta dalle festività pasquali che registrano un “tutto esaurito” in FVG.
Il mercato turistico rimarrà di prossimità, con l’obiettivo di far riscoprire agli italiani il “lontano” nord est; ma senza trascurare i “cugini” tedeschi dall’Austria e dalla Germania. Nonostante in passato si avesse scommesso sul turismo di lusso cinese e russo, oggigiorno bloccato rispettivamente dall’emergenza Covid nel Paese del Dragone e dalla guerra nel caso della Federazione russa, i piani non si erano mai concretizzati: la Russia infatti rappresentava nel 2019 solo l’1,6% delle presenze totali.
La Regione, in questo quadro incoraggiante, ha svelato nell’occasione della Borsa internazionale del turismo (Bit) a Milano un metaforico asso nella manica: la nuova guida in lingua inglese della Lonely Planet appositamente dedicata per il Friuli Venezia Giulia, rivolta ad un pubblico internazionale. Una guida, secondo i suoi autori, improntata a “semplicità e razionalità” grazie a cui “conoscere le bellezze artistiche e paesaggistiche del territorio”.
Sotto un profilo invece eminentemente pratico la Regione si sta mobilitando con le compagnie aeree per favorire i voli in FVG, con quel Trieste Airport che vede nella fase post Covid l’occasione per tornare a dispiegare le ali.
[z.s.]