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sabato, 19 Aprile 2025

Il Castello di Udine giace sul più grande tumulo artificiale europeo della preistoria

07.04.2022 – 16:30 – Gli scavi commissionati dal Comune per l’installazione di due ascensori a servizio del Castello hanno portato a una scoperta sorprendente. Le indagini archeologiche hanno accertato che la collina del Castello è totalmente artificiale ed è stata realizzata in epoca pre-romana, probabilmente tra 3500 e 3000 anni fa, durante l’età del Bronzo. La scoperta è straordinaria in quanto il colle artificiale di Udine costituisce un unicum, senza confronti in Italia, ed è probabilmente il più grande di tutta Europa. Tuttavia non si conosce ancora la funzione di un manufatto di tali dimensioni.

Durante i lavori nel piazzale del Castello erano state individuate strutture medievali e rinascimentali, rinvenimento che ha convinto la Soprintendenza della necessità di un sondaggio stratigrafico. Le ricerche e le analisi che si sono susseguite nei mesi hanno permesso di sviscerare la stratigrafia del terreno. Tali indagini sono coordinate da Alessandro Fontana, professore di geomorfologia del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova, in collaborazione con i Musei di Udine, nell’ambito del progetto “Archeologia Urbana a Udine”, voluto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Udine.

Quel che si è scoperto è che gli strati e le argille che costituiscono il colle non sono disposti secondo una sequenza naturale, ma sono stati invece accumulati artificialmente e che il materiale di riporto proviene in larga parte dalla zona che ora corrisponde a Piazza I Maggio. L’analisi incrociata delle nuove informazioni, unite a quelle di cui si era già in possesso, ha portato a stabilire che il colle di Udine altro non sia che un “mound”, ossia un rilievo costruito dall’uomo. Si pensa che già nelle fasi iniziali il tumulo raggiungesse un’altezza di 30 metri e un volume superiore a 400.000 metri cubi, presentando dimensioni comparabili a quelle odierne. Interessante è stato inoltre poter rilevare che la tecnica adottata per la realizzazione del tumulo è la medesima impiegata durante l’età del Bronzo e del Ferro nel resto della pianura friulana per edificare gli argini difensivi (aggeri) che proteggevano i villaggi fortificati chiamati “castellieri”. Tra il 1400 e il 950 a.C. Udine infatti era sede del più grande di questi castellieri friulani, con un’estensione massima di quasi 20 ettari, e all’epoca era quindi il centro di riferimento principale.

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