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martedì, 6 Maggio 2025

Consorzio Pro Loco Collinare del Friuli: festeggiati i 30 anni, “Un bièl vivi” a Buja

06.04.2022 – 11.51 – Sono stati celebrati ieri nel Castello di Colloredo di Monte Albano, sede storica in cui venne firmato il 16 aprile del 1967 l’atto notarile di costituzione della Comunità Collinare del Friuli, organismo consortile volontario, i trent’anni del Consorzio tra le Pro Loco della Comunità Collinare del Friuli. Dal 1991 il Consorzio, prima entità consortile spontanea nata in regione, ha sede all’interno dell’antico maniero, simbolo di rinascita e ricostruzione di questa prospera zona del Friuli, che subì gli effetti devastanti del terremoto del 1976. Per capirne l’importanza è fondamentale collegare a questa associazione la storia della Comunità Collinare del Friuli. In tal senso va riconosciuta la visione lungimirante di Titta Metus, suo primo presidente, che costituì la prima realtà amministrativa sovracomunale della Regione Friuli Venezia Giulia e seconda in Italia, nata per poter gestire in forma associata i diversi compiti e servizi d’istituti che i singoli Comuni non avrebbero potuto amministrare singolarmente, anticipando così di 20 anni ciò che lo Stato italiano sancì con una legge nel 1990. Si consideri il Friuli Venezia Giulia come Regione Autonoma a statuto speciale nacque solamente 4 anni prima, nel 1963. Nel 1970 con il Decreto n. 54 del 27 maggio, la Regione concesse il riconoscimento giuridico della “Comunità Collinare del Friuli” quale Consorzio volontario di 13 Comuni: Cassacco, Colloredo di Monte Albano, Dignano, Fagagna, Forgaria nel Friuli, Majano, Moruzzo, Osoppo, Ragogna, Rive d’Arcano, San Daniele del Friuli, San Vito di Fagagna e Treppo Grande. Buja e Coseano aderirono successivamente.

Da questo breve incipit è facilmente intuibile come il Consorzio tra le Pro Loco della Comunità Collinare del Friuli, nato il 18 giugno 1991, sia sorto da una vocazione insita nel luogo e a complemento naturale di quelle attività già avviate dalla Comunità. Iniziative atte a promuovere e valorizzare sia le meraviglie di un territorio connotato a livello paesaggistico dalle caratteristiche dell’anfiteatro morenico, a cui appartengono i 21 Comuni che hanno aderito, e di particolare interesse naturalistico; sia i siti di importanza storica, archeologica, artistica ed enogastronomica, facilmente visitabili anche grazie alle vie turistiche che lo attraversano, come la Ciclovia Alpe Adria Radweg, l’Ippovia del Cormôr o il cammino dell’Hospitale di San Giovanni di Majano.

L’intervento dell’assesore Sergio Emidio Bini

I trent’anni sono quindi ” una storia che commuove e che ha scritto l’esperienza sociale e di comunità del Friuli Venezia Giulia, coinvolgendo la vita di tante persone. La Regione ringrazia le Pro Loco in questa occasione in cui si festeggia un traguardo storico”. Ha rimarcato l’assessore regionale alle Attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini intervenuto alla cerimonia. “Il valore sociale del volontariato è inestimabile – continua l’assessore – e la pandemia ce l’ha dimostrato; ora siamo pronti a riprenderci un “biel vivi”, ad occupare le piazze, le vie, a riconquistare la nostra socialità. Le Pro Loco scrivono pagine importanti della storia del nostro Friuli e quella della Collinare ne è una componente essenziale”. All’evento erano presenti, tra gli altri, Roberto Geretto attuale presidente del Consorzio, Luigino Bottoni attuale presidente della Comunità Collinare, Ilvio Riva e Roberto Molinaro rispettivamente primo presidente del Consorzio e presidente della Collinare all’epoca della fondazione dell’ente.

Il Consorzio da trent’anni si occupa del coordinamento delle attività delle Pro Loco aderenti, assistenza burocratica alle stesse e progettazione di eventi in comune, tra questi il peculiare modello di partecipazione con le sue associate alle varie edizioni di Friuli Doc, che ogni anno trasformano il piazzale del Castello di Udine in un elegante salotto di alto profilo organizzativo e qualitativo.

​”1991 – 2021: la volontà di fare. 2022: la volontà di ripartire”. Ecco il significativo titolo – afferma Dino Persello – che si è voluto dare alla serata celebrativa di ieri sera. E sulla scia di questa volontà di ripartire: da venerdì 8 a domenica 10 aprile “Un bièl vivi”, rassegna cultural-enogastronomica, con la partecipazione di 8 Associazioni Pro Loco del territorio collinare che avrà come location la storica Piazza del Mercato di Buja. “Il lavoro di squadra divide i compiti e moltiplica il successo!”.

Tra le varie iniziative proposte nell’arco dei tre giorni per, domenica 10 aprile, gli artisti di Buja per Buja invitano i visitatori in piazza Mercato a visitare i laboratori dei magnifici 10:

VANNI AITA e JOLANDA TOSOLINI vi faranno vedere come si compone un mosaico…
FERRUCCIO AZZOLINI dimostrerà come si intaglia il legno…
CHIARA VOLPE decorerà con voi le bamboline in legno…
MANUELA MARCON dipingerà ad olio su tela…
GIOVANNA CANDINI vi farà vedere come si realizzano gli scarpez…
MARIANGELA AITA vi delizierà con le sue composizioni floreali e le ghirlande in velluto e pannolenci…
MIRIAM LONDERO vi introdurrà alla tecnica pittorica su ceramica…
NORIS MALARA procederà alla costruzione vasi e sfere in ceramica con la tecnica del colombino…
VANESSA DI TOMMASO vi farà vedere come si costruiscono i manufatti in argilla…
…10 buoni motivi da aggiungere alla degustazione delle golosissime specialità degli stand enogastronomici, assieme ai vostri bambini.

I Comuni del consorzio:

Buja, Cassacco, Colloredo di Monte Albano, Coseano, Dignano, Fagagna, Flaibano, Forgaria nel Friuli, Magnano in Riviera, Majano, Moruzzo, Osoppo, Pagnacco, Ragogna, Rive d’Arcano, San Daniele del Friuli, San Vito di Fagagna, Tarcento, Tavagnacco, Treppo Grande, Tricesimo

[l.f]

 

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