01.04.2022 – 10.47 – Presso la sede udinese del Centro di formazione professionale Cefs si è svolta la cerimonia di chiusura della prima edizione del progetto “We love safety”, finanziato dalla Regione FVG e promosso dalle Casse edili regionali con gli enti di formazione del territorio: CEFS, EDILMASTER, FORMEDIL (scuole edili che fanno parte dell’associazione EFFEPI) ed ESMEPS. Il progetto ha visto partecipare oltre 700 studenti delle scuole della regione con un obiettivo: riflettere sul tema -attualissimo- della sicurezza sul lavoro (e non solo) attraverso un percorso laboratoriale e un concorso di idee che rendesse protagonisti i giovani.
Gli studenti coinvolti hanno rivisitato in chiave creativa i più iconici DPI, i dispositivi di protezione individuale: caschetti protettivi e gilet ad alta visibilità. Un approccio insolito rispetto al tema e al settore dell’edilizia che, spesso, si porta dietro un’immagine obsoleta e decisamente poco “fashion” ma che risulta invece chiaramente investito da dinamiche innovative e grande fermento. Stimolare la partecipazione e l’orgoglio di indossare divise da lavoro e dispositivi si è effettivamente rivelata una chiave vincente per avvicinare le giovani generazioni all’istanza, irrinunciabile, della sicurezza.
Durante l’evento sono intervenuti Angela Martina presidente del CEFS e dell’ANCE Udine, Admir Musliju, vice presidente Cassa Edile Udine e in rappresentanza FILCA CISL FVG, Claudio Stacul, Vice presidente del CEFS e rappresentante FENEAL UIL FVG e Loris Zanor, direttore del Cefs, oltre a Martina Filiput e Marco Svara, co-realizzatori della parte progettuale e formativa del percorso e “anime” del coinvolgimento dei ragazzi all’interno delle varie scuole.
La premiazione
Dopo gli interventi istituzionali – tutti concordi nel sottolineare l’importanza di iniziative come questa per sensibilizzare la più ampia platea possibile al tema della sicurezza – sono stati premiati i progetti finalisti e le scuole che li hanno sostenuti. Ad individuare i vincitori, un meccanismo complesso che ha unito una giuria tecnica di esperti di sicurezza, grafica, imprenditoria e costruzioni, al vaglio di una “giuria popolare”, chiamata a votare sulla pagina Instagram del progetto (@welovesafetyfvg): 30 idee premiate su 67 progetti ammessi alla finale, 12 istituti coinvolti con 736 allievi partecipanti, per un totale di 33 classi impegnate (suddivise tra 17 scuole superiori e 16 medie). Altissimo anche l’interesse e l’engagement social generato dal progetto: oltre 6.000 followers in meno di 4 mesi, con ben 12 mila voti arrivati in soli 12 giorni di concorso.
La tappa udinese di We Love Safety FVG ha concluso il percorso seguendo il tour di premiazioni già avvenute nelle altre provincie: a Trieste presso Edilmaster, a Pordenone all’ESMEPS e a Gorizia presso FORMEDIL.
Il podio
A conquistare il podio, Giorgia Costance Mwangala, dell’I.C. don Milani di Aquileia, per il progetto ‘Caschetto di protezione’, ed Elisa Fabbri, dell’Isis Mattiussi-Pertini di Pordenone, per il progetto ‘Giubbino ad alta visibilità’.
Per il progetto ‘Caschetto di protezione’ si sono classificati al secondo posto Alexandra Gabriela Fantana, dell’I.C. Ezio Giacich di Monfalcone, e al terzo – pari merito – Matilde Titton, dell’I.C. don Milani di Fiumicello e Celine Tarus, dell’I.C. Campi Elisi di Trieste. Per il progetto ‘Giubbino ad alta visibilità’, secondo posto per David Battistella, dell’ISIS Sacile Brugnera di Carniello e terze, a pari merito, Valentina Dinuzzi e Alessia Basso Delle Vedove, entrambe dell’ISIS Mattiussi-Pertini di Pordenone.
Oltre ai singoli studenti sono state premiate anche le scuole, con un buono da 500 € da spendere per migliorare le dotazioni della propria struttura scolastica: l’istituto madre del progetto primo classificato (I.C. don Milani di Fiumicello), la scuola con più progetti premiati (7 progetti – I.C. don Milani di Fiumicello), quella con più studenti partecipanti (129 partecipanti – I.C. Ezio Giacich di Monfalcone) e quella più partecipativa- propositiva (I.C. Campi Elisi Lionello Stock di Trieste).
A partire dall’11 aprile, inoltre, affissioni 6×3 dei progetti vincitori invaderanno le strade delle città capoluogo, offrendo alla città una nuova visione in cui sicurezza, estetica e moda si contaminano reciprocamente, incentivando i lavoratori nell’utilizzare quotidianamente i dispositivi richiesti.
Un ringraziamento speciale degli organizzatori è andato agli insegnanti delle scuole medie e delle superiori che hanno seguito, in modo appassionato, questo non facile percorso progettuale, coinvolgendo e motivando i loro studenti e supportando il lavoro di squadra. Una conferma di quanto sia importante consolidare la rete tra mondo dell’istruzione e formazione professionale, istituzioni e mondo del lavoro.
A seguito della premiazione, Cefs ha ospitato la commossa cerimonia per l’intitolazione di un’aula della sua sede al geometra Paolo Binutti, docente di sicurezza e tecnico CPT scomparso un anno fa.
[Valeria Komac]