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sabato, 19 Aprile 2025

Alpini FVG: oggi 80 anni dal naufragio del piroscafo Galilea

28.03.2022 – 07.40 – Si sono svolte ieri, a Monte di Muris di Ragogna, laddove si trova il monumento ai caduti sul fronte albanese, le celebrazioni per commemorare l’ottantesimo anniversario del naufragio del piroscafo Galilea, avvenuto nella notte del 28 marzo del 1942 al largo dell’isola di Antipaxos (Grecia) nel mare Egeo a causa di un siluro lanciato dagli inglesi. Il piroscafo, partito da Patrasso, era diretto a Bari, dove non sarebbe mai arrivato, insieme ai 1335 passeggeri (in larga parte alpini del Battaglione Gemona, ma anche bersaglieri, carabinieri, militari in licenza, marinai e perfino prigionieri) dei quali soltanto 279 riuscirono a sopravvivere. Alla cerimonia erano presenti anche il presidente del Consiglio regionalePiero Mauro Zanin, e – in rappresentanza della Giunta regionale – l’assessore alle FinanzeBarbara Zilli; hanno partecipato anche la Medaglia d’oro al Valor Militare, Paola del Din, il sindaco Alma Concina, il comandante della brigata alpina Julia, Fabio Maioli, e il presidente dell’Associazione nazionale alpini Sebastiano Favero.

“Vicinanza e solidarietà agli alpini, ai quali presto l’Assemblea legislativa dedicherà con una norma ad hoc una giornata celebrativa regionale, e a tutti coloro che, dopo tanti anni, si sono sentiti attratti da questo monte e dal sacrificio che da qui viene urlato alle famiglie non solo  del nostro Friuli, della nostra amata Patria, ma del mondo intero. Siamo a ricordare una tragedia che, per numeri, mi ha ricordato quella del terremoto del ’76.”. Queste le prime parole, pronunciate intervenendo alla commemorazione, di Zanin che, proseguendo, ha ricordato come le vittime fossero perlopiù giovani: “Giovani che affrontavano quel viaggio con apprensione, ma che sisentivano parte di un ideale, di un dovere, dell’accoglimento di un servizio. Ecco che dobbiamo ricordare ciò che hanno saputo affrontare in termini di obbedienza, di sacrificio, di valore.”. Soprattutto in un momento drammatico come quello contemporaneo: “In un mondo disorientato come quello che la pandemia ci ha lasciato e che la guerra in Ucraina sta continuando a confondere, dobbiamo capire come mai dopo tanti anni ci sia ancora qualcuno che immagina di sopraffare il proprio vicino per questioni di potere, economiche, di guadagnare un metro di terra bagnato del sangue di civili spesso inermi. Qui non siamo con lo sguardo rivolto al passato. Questi morti ci dicono di far sì che i valori per cui hanno dato la vita diventino i valori di tutti noi – ha rimarcato Zanin -, a cominciare dai bambini in cui risiede la speranza. Commemorare non significa nulla se quell’insegnamento non entra in ciascuno di noi. Ed è responsabilità delle istituzioni assicurare che queste commemorazioni abbiano la pulizia etica e morale dei soldati che si sono sacrificati per la Patria. A noi sta la responsabilità di affermarlo e ai giovani di difenderlo per il futuro” ha concluso il presidente dell’assemblea legislativa.

“Da questo angolo del Friuli si scrive ancora la storia – ha esordito l’assessore Zilli intervenendo alla cerimonia – nel ricordo dei poveri martiri della guerra, nella commozione del popolo friulano che ha sempre saputo rievocare con grande vigore gli anniversari di questa strage.”. Anniversario di una strage di guerra, quello celebrato oggi: guerra che, purtroppo, è tornata drammaticamente d’attualità: “Ma si scrive anche nell’emozione che viviamo in questo  momento di grande fragilità internazionale che pone tanti interrogativi, dentro di noi e sui tavoli di chi ha la responsabilità di prendere decisioni. Sono qui per esprimere la gratitudine per questo grande senso di appartenenza alla grande storia e per la voglia di  coglierne gli insegnamenti per consegnare al futuro, ai nostri ragazzi, ciò che non deve più accadere; per consegnare un monito e il valore che gli alpini rappresentano in questa terra: solidarietà, ed è quella che stiamo offrendo oggi ai profughi della guerra in Ucraina, e rispetto per la Patria e i valori che condividiamo. È questo – ha concluso l’assessore – il senso più profondo che vorrei trasmettere in una giornata così ricca di emozione: l’appartenere ad una comunità che ha valori e che li incarna nell’impegno, nella solidarietà, nel rispetto per il  prossimo.”.

[e.r]

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