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venerdì, 18 Aprile 2025

Tasting Academy: partire dalla vigna per raccontare il vino. E il territorio.

23.03.2022 – 07.50 – “La narrazione del vino tende troppo spesso a nascondersi dietro tecnicismi e vocabolari che allontanano dal suo stesso potere di essere collante naturale delle storie”. Storie di vino e di Friuli Venezia Giulia, Matteo Bellotto. Edizioni Biblioteca dell’immagine. Con il libro Storie di vino e di Friuli Venezia Giulia, Matteo Bellotto aveva già raccontato nel 2019 la tensione necessaria che si crea tra le storie e chi le racconta, tra il territorio e chi lo vive. A continuare un discorso che amplifica il tema del vino è oggi la Tasting Academy, pensata e creata dallo stesso Bellotto insieme a colleghi e tecnici del mestiere.

Che cos’è la Tasting Academy?

E’ un luogo di incontro pensato per raccontare il vino partendo dalla vigna. Per farlo sono necessari i dati relativi sulle uve, che sono in possesso del Consorzio da 20 anni. Trovare il modo di rendere quei dati fruibili è la grande sfida che siamo prefissati.”

Che cosa si aspetta una persona venendo in sede?

“Abbiamo mappato quasi 4000 vigne e della Tasting Academy si degustano vini relativi alle vigne mappate dove possiamo raccontare ciò che è accaduto lì nei decenni rendendo il tutto più interattivo e più preciso. Il motto è “raccontiamo solo quello che possiamo dimostrare” e possiamo dimostrare ciò che accade nelle stagioni per le uve e così restituiamo un racconto oggettivo e preciso senza fronzoli e senza invenzioni. Questo cambia completamente il racconto del vino restituendo a tutti la bellezza della oggettività che riporta la soggettività dell’assaggio utilizzando i vini come tramite e non come fine, del racconto del territorio.”
Quando è nato il progetto?
“L’idea è nata tra il 2019 e il 2020. Il Consorzio Friuli Colli Orientali e Ramandolo compiva 50 anni e non essendo stato possibile festeggiare in modo “collettivo” a causa della pandemia, da una volontà comune di tutti noi che lavoriamo insieme per lo stesso obiettivo, è nata la Tasting Academy. E’ dotata infatti di un grande schermo multimediale per permettere le dirette online di degustazioni che possono così arrivare in tutto il mondo, aspetto necessario durante il periodo del Covid-19 che abbiamo continuato a utilizzare per diffondere le esperienze anche a chi non poteva essere direttamente in loco con noi. Inoltre, attraverso la postazione multimediale vengono proiettati anche i dati che noi raccogliamo per far conoscere così i Colli Orientali.”
Come è strutturata al suo interno la Tasting, oltre alla schermata multimediale?
E’ un luogo pensato e dedicato alla formazione di alto livello dei professionisti, ma anche agli amatori, ai ristoratori, ai giornalisti che vogliono formarsi sul tema e specializzarsi, approfondendo i vini del territorio e diventando poi i veri e proprio promotori della denominazione. Ci sono 35 postazioni dispencer per poter in autonomia degustare vini provenienti da tutta la denominazione con focus dedicati periodicamente e la possibilità di conoscere le differenze e le particolarità di ogni singola zona dei Colli Orientali. Con l’aiuto del grande lavoro dei tecnici del Consorzio che da oltre 13 anni raccolgono i dati stagionali nella relazione tecnica “Le Stagioni e le Uve” si potrà essere introdotti, degustando alla comprensione dei sentori specifici di ogni angolo della denominazione. Il desiderio è quello di trasformare la Tasting Academy in una vera e propria “fabbrica” di emissari dei Colli Orientali del Friuli. La sede è aperta tutti i giorni su prenotazione.”
Qual è stata la risposta da parte delle persone finora?
Da aprile dello scorso anno quasi mille persone sono entrate in Academy a degustare e a formarsi attraverso gruppi di ogni tipo di livello e innumerevoli sono state (e continuano ad essere) le degustazioni on line, grazie al mega schermo di cui siamo dotati col quale possiamo collegarci con tutto il mondo. Siamo molto soddisfatti del riscontro che stiamo ottenendo, soprattutto perché un tipo di progetto come questo, basato sulla ricerca attenta dei dati e allo stesso tempo della sensibilità che si vuole trasmettere del territorio e del vino creando un luogo apposito di studio, ricerca e degustazione allo stesso tempo, è la prima volta che viene fatto.”
Per contatti e ulteriori informazioni, consultare il sito Consorzio Friuli Colli Orientali e Ramandolo  
[f.s]

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