Il tema del maltrattamento animale sta negli anni acquisendo sempre più rilevanza nell’opinione pubblica, grazie ad una campagna di sensibilizzazione data dai cambiamenti storici che il nostro tempo sta riscontrando: aumento del vegetarianesimo e veganesimo, consapevolezza dell’impatto negativo che gli allevamenti intensivi hanno sugli animali oltre che sull’ambiente e sulla nostra salute, lo studio sempre più approfondito di veterinari e educatori cinofili sui temi del comportamento canino e felino, i social media che hanno permesso una diffusione alta di luoghi prima sconosciuti come le molte associazioni di volontariato che si occupano dell’accoglienza e della cura di gatti e cani, la lotta dei singoli cittadini per il cambiamento delle leggi sui maltrattamenti e l’abbandono.
Il Friuli Venezia Giulia è una regione che ospita molte di queste realtà di cui parleremo ogni mercoledì su Udine.news, partendo dalle Oasi feline, i canili e le associazioni di sostegno animale al fine di sensibilizzare quante più persone su temi ancora difficili da concretizzare, poiché basati su antiche credenze e sovrastrutture sociali. Un esempio fra i primi che abbiamo discusso a fondo con gli operatori dei gattili, è la credenza contadina che il gatto sia un animale che “si arrangia da solo” o che “non ha bisogno di nessuno” se lo si abbandona. Il problema delle sterilizzazioni, sia su cani ma principalmente su gatti è un altro aspetto di lotta ancora molto urgente che vede tutti gli operatori delle associazioni di volontariato animale impegnati ogni giorno nella divulgazione di una corretta informazione attraverso raccolte dati, lavoro quotidiano all’interno delle sedi, la presa in carico delle cucciolate che sono chiamati a raccogliere per strada o nei campi, la sollecitazione costante ai comuni di considerare una politica di sterilizzazione a basso costo che possa sgravare le persone impegnate a dover pagare di tasca loro ogni intervento sanitario, oltre a consegnare una vita dignitosa agli animali che vivono il nostro territorio tanto quanto noi.
Proporremo una serie di interviste accompagnate da fotografie di queste realtà presenti in regione fino ad arrivare all’intervento di voci provenienti da educatori cinofili che da anni svolgono un grande lavoro di accompagnamento del cane e del “padrone” in un percorso di conoscenza reciproca, basata sull’ascolto, sulla disciplina e sul tempo necessario da dedicare ad ogni cane, a seconda delle necessità che ogni razza (e non razza) richiede. Il nostro lavoro di informazione, ricerca e diffusione si amplierà anche alle realtà di animali da fattoria, salvati da situazioni limite in allevamenti intensivi o da smantellamenti di località che li ospitavano, raccogliendo le voci e il lavoro degli operatori attivi quotidianamente per un benessere che si basa sulla cura e sulla dignità che ogni essere vivente ha il diritto di ricevere.
f.s