23.03.22 – 07.30 – Con i tanti profughi in fuga dall’Ucraina sono in arrivo anche molti animali. Cani, gatti ma anche criceti e conigli che, giustamente, necessitano di protezione e seguono i loro padroni. Anch’essi sono scossi e in confusione, bisognosi di ritrovare una stabilità perduta. Di pochi giorni fa la notizia che, a Fernetti, un gattino marrone che era nella borsa di una signora ucraina, ad esempio, era saltato giù dal pullman per la paura. Tra i gatti scappati dalla guerra, troviamo anche l’influencer ucraino Stepan, tredicenne con oltre un milione di follower. Diventato famoso durante la quarantena per la sua espressione ‘indifferente’ di fronte un bicchiere di vino e per la posizione ‘da bar’ sotto le musiche più disparate, ha lasciato moltissimi fans in apprensione quando è sparito dai social per quasi due settimane, per poi ricomparire qualche giorno fa con un post che spiegava la situazione. “Il 24 febbraio, alle 5.00 di mattina, mentre stavamo dormendo, abbiamo sentito delle esplosioni ma non avevo capito bene cos’era successo” racconta la padrona di Stepan. “(…) la guerra era arrivata anche a casa nostra. (…) Siamo rimasti nei sotterranei senza elettricità per una settimana e poi abbiamo deciso di lasciare la città. Grazie ad alcuni volontari di Kharkiv abbiamo raggiunto la stazione ferroviaria. Infine, siamo arrivati al confine della Polonia dove siamo rimasti in fila con altre 4.000/5.000 persone. Dopo nove ore, abbiamo finalmente attraversato il confine. Arrivati lì, abbiamo ricevuto aiuto dall’Associazione “World Influencers and Bloggers” di Monaco.” Significativa l’immagine (nella foto di copertina ndr) postata sui social, poco prima di scappare. Essa rappresenta il micio, con espressione assorta, che osserva ciò che accade all’esterno di casa sua. La storia, fortunatamente, si è conclusa felicemente con l’arrivo di Stepan in Francia. Il famoso gattone resta ora in attesa di poter tornare a casa e di poter rivedere i suoi parenti perché, anche se alcuni ancora non lo credono possibile, anche gli animali in fuga dalla guerra subiscono dei veri e propri traumi.

[m.p]