19.9 C
Udine
venerdì, 6 Giugno 2025

Ucraina: procede a rilento l’avanzata russa tra minacce e stragi di civili

18.03.2022 – 7:10 – In mezzo alle tragiche voci che rimbalzano dall’Ucraina, la buona notizia del giorno è che a quanto pare molti dei civili che si erano rifugiati nel teatro di Mariupol bersagliato dai bombardamenti russi sarebbero sopravvissuti. Purtroppo è probabile che l’attacco non resti un episodio isolato all’interno delle azioni militari ordinate da Mosca, che sembrano sempre più spesso rivolgersi a obiettivi extra militari. Che si tratti di disorganizzazione nel coordinare operazioni mirate o, come sembra più verosimile, di una strategia di intimidazione e ricatto rivolta alla resistenza, poco cambia. A farne le spese continuano a essere i cittadini disarmati delle città sotto assedio. Il diverso valore strategico delle città  lascia intendere che le ragioni alla base dei vari attacchi dell’esercito russo siano molteplici: alcuni sono palesemente obiettivi tattici, il cui indebolimento mira a piegare le forze di resistenza ucraine, mentre altre città, soprattutto nel nord del paese, vengono colpite con il solo intento di terrorizzare la popolazione e di mettere alle strette Zelensky, o ancora di guadagnare una posizione di forza in sede di eventuali trattative.

Tuttavia la guerra non sta dando a Putin gli esiti sperati. Un segnale dell’insoddisfazione dei russi, che stando a report statunitensi avrebbero perso fino ad ora oltre 7000 soldati sul campo, è la rimozione generale Roman Gavrilov, capo della Guardia Nazionale della Federazione Russa o (Rosgvardiya), che è stato arrestato dall’FSB. Non si conoscono i dettagli né le ragioni dell’arresto, secondo alcuni sarebbe ritenuto responsabile di una fuga di segreti militari. Nel frattempo al coro di voci delle alte sfere russe si aggiunge quella di Lukashenko, presidente autocratico della Bielorussia e alleato numero uno del Cremlino, il quale minaccia di intervenire nel conflitto in risposta alle presunte intimidazioni ucraine rivolte contro Minsk e intima a Zelensky di firmare la resa. A tal proposito, dalla Turchia rimbalza l’indiscrezione, riconducibile al ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu, secondo cui il presidente russo Vladimir Putin potrebbe presto incontrare faccia a faccia l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Non è l’unico segnale che lasci pensare a un’intensificazione delle azioni diplomatiche più o meno sotterranee tra le parti.

E’ invece previsto per oggi l’incontro tra il presidente americano Joe Biden e Xi Jinping, la cui posizione sulla questione Ucraina resta ambigua: mentre nei giorni scorsi si ventilava di un possibile sostegno in armamenti all’esercito russo, poi smentito, nelle ultime ore la Cina pare avvicinarsi più esplicitamente agli ucraini. Una presa di posizione netta della potenza asiatica potrebbe indirizzare fortemente gli esiti della guerra e la portata delle sanzioni contro la Russia.

Ultime notizie

Dello stesso autore