15.03.2022 – 07.10 – E’ di nuovo Cernobyl il nome ricorrente che potrebbe far preoccupare i cittadini delle zone limitrofe, come il Friuli Venezia Giulia. Al momento, dalla testimonianza rilasciata su Facebook dalla società che gestisce la rete elettrica ucraina Ukrenergo: “La linea che rifornisce la centrale nucleare di Chernobyl e la città di Slavutych è stata danneggiata dalle forze di occupazione”. L’elettricità aveva già subito alterazioni nei giorni passati in parte a causa degli attacchi bellici in prossimità della centrale, e in parte anche per voluta sospensione dell’attività elettrica da parte dello staff a causa “della stanchezza fisica a psicologica”, come hanno affermato le autorità di Kiev all’Agenzia internazionale per l’energia atomica.
Resta sempre preoccupante la figura della centrale di Cernobyl nella memoria del Friuli, principalmente a causa dello scoppio avvenuto il 26 aprile 1986, registrato come uno dei peggiori incidenti nucleari della storia che ha portato nella quotidianità dei friulani ricordi di terrore nel raccolto della semina, poiché veniva caldamente sconsigliato di mangiare prodotti dell’orto come la verdura oltre all’allerta sulla raccolta dei funghi, ma una particolare attenzione veniva sollecitata per quanto riguardava l’assunzione di latte vaccino ed evitare di uscire subito dopo era piovuto.
Ad oggi che si registrano ormai 36 anni di passato dall’accaduto, l’impianto deve ancora essere alimentato, per prevenire fughe di materiale radioattivo. Oltre all’allaccio alla rete elettrica, può anche contare su impianti di generazione a gasolio.
[f.s]