28.02.2022 – 12.44 – La Polizia di Stato con il personale del Settore Polizia di Frontiera di Tarvisio, dipendente dalla IV Zona di Udine, prosegue la sua attività di prevenzione e repressione di tutte le attività illecite che riguardano le varie tipologie di reato poste in essere in ambito transfrontaliero, in particolar modo per quanto riguarda il traffico di esseri umani e l’immigrazione clandestina attraverso questa zona di frontiera.
Nell’ambito dell’attività di controllo di retrovalico, nella sera del 13 febbraio u.s., durante un posto di blocco presso l’uscita autostradale di Tarvisio nord in A23, il personale operante ha notato una autovettura OPEL Insigna di colore grigio scuro proveniente dall’Austria; l’autista della macchina alla vista degli operatori si è fermato al buio circa 100 metri prima degli stessi e ha fatto scendere repentinamente alcune persone dal veicolo. Il personale di polizia, nonostante la mancanza di visibilità dovuta alle ore notturne si è accorto dei movimenti sospetti intuendo che fossero posti in essere fatti illeciti.
L’autista del mezzo che, dopo aver fatto scendere alcune persone, ha ripreso la marcia è stato immediatamente fermato dal personale di polizia.
Alla guida dell’autovettura vi era un cittadino pakistano regolarmente soggiornante in Austria, il quale è apparso da subito agitato non riuscendo a dare spiegazioni in merito alla precedente fermata improvvisa del mezzo. Visto l’atteggiamento sospetto il predetto è stato accompagnato presso gli Uffici del Settore per procedere a più approfonditi accertamenti. E’ stato immediatamente dato avviso alle pattuglie sul territorio al fine di rintracciare eventuali persone sospette nei pressi dell’uscita autostradale di Tarvisio Nord.
Subito dopo, presso la Stazione ferroviaria di Tarvisio Boscoverde sono stati rintracciati da personale della Polizia di Stato appartenente al Reparto Mobile di Padova, aggregato presso il Settore, nell’ambito del dispositivo di contrasto all’immigrazione clandestina, tre cittadini stranieri privi di qualsiasi documento valido per l’ingresso ed il soggiorno nel territorio dello Stato, asseritamente indiani. Gli stessi hanno confermato di essere stati trasportati dal cittadino pakistano precedentemente fermato da Vienna al prezzo di 500 euro per ciascuno. Al cittadino pakistano, che è stato tratto in arresto ed associato al Carcere di Udine, per avere favorito l’ingresso nel territorio italiano di cittadini stranieri irregolari, sono stati sequestrati i soldi in suo possesso, il telefono cellulare e la sua autovettura; tutto è stato posto a disposizioni dell’A.G. procedente per il prosieguo delle indagini che sono tuttora in corso.
I tre cittadini indiani irregolari sono stati affidati presso la Caserma Cavarzerani di Udine per il previsto periodo di isolamento in aderenza alle disposizioni per la prevenzione Covid-19.