15.02.2022 – 13.21 – A Udine partono sempre da piazzale Chiavris, diventato ormai simbolo d’incontro della mobilitazione No Vax contro il Green Pass e l’obbligo vaccinale. Questa volta, sfidando la pioggia, i partecipanti erano solo qualche centinaio, un numero ben diverso dalle manifestazioni del 15 e del 22 ottobre 2021 che videro migliaia di persone sfilare in corteo per la città, ma non per questo meno decisi a chiedere “il ripristino della libertà costituzionale”. Lavoratori e studenti provenienti da più parti della regione, si sono trovati alle 10.30 nel Parco Brun di piazzale Chiavris con i consueti striscioni e cartelli. Gli slogan sono quelli nati durante le prime manifestazioni e inneggiati dal triestino Stefano Puzzer “la gente come noi non molla mai”, “Scuola e lavoro senza Green pass”, “Libertà, libertà”. Anche questa volta i partecipanti hanno risposto al richiamo al raduno, lanciato attraverso i social, dal gruppo “Costituzione in azione”. Non è un caso che siano scesi in piazza proprio oggi 15 febbraio, giorno in cui scatta l’obbligo del Green Pass rafforzato per gli over 50 al fine di poter accedere ai luoghi di lavoro. Il raduno, che non era stato autorizzato, ha visto lo spiegamento di ingenti forze di Polizia, Carabinieri e della Guardia di Finanza in assetto anti-sommossa. In particolare, con i celerini della Questura di Padova, giunti a vigilare sui manifestanti, non sono mancati momenti di tensione, ma i manifestanti alla fine hanno accettato le indicazioni delle forze dell’ordine di rimanere sui marciapiedi. Nonostante il corteo sia stato deviato sui marciapiedi ha comunque provocato, per diverse ore, disagi al traffico.
l.l
