13.02.2022 – 09.30 – Che le ricchezze del Friuli Venezia-Giulia spesso risiedano nei suoi stessi borghi, non di rado annoverati tra i più belli d’Italia, è cosa ormai nota. Fra questi, anche il borgo di Fagagna, noto per i suoi castelli ed i suoi squisiti formaggi, ma non solo. Erto su un colle a nord est di Udine, in una meravigliosa posizione panoramica, Fagagna è infatti riconosciuto anche come il “paese delle cicogne“. Questi grandi e straordinari uccelli qui possono godere di un’oasi floro-faunistica tutta per loro; nello specifico, si tratta di un’area situata in una zona a carattere paludoso di circa cento ettari, chiamata l’Oasi dei Quadris.
Ma come nasce? La sua storia inizia nel 1989, quando il Comune di Fagagna e la Comunità Collinare del Friuli, con l’intenzione di salvaguardare un’area di particolare interesse geologico e botanico, situata a nord ovest del Comune, decisero di situarvi un’oasi naturalistica con l’insediamento di una stazione sperimentale per la reintroduzione della Cicogna Bianca. Venne allora promossa e costituita, sempre dallo stesso Comune, l’Associazione Amici dell’Oasi dei Quadris di Fagagna. Gli aderenti sono volontari particolarmente sensibili al rispetto di questi straordinari volatili, di tutti gli altri anatidi e dello stesso ambiente che gli accoglie, e a questi hanno infatti dedicato da subito il proprio tempo, conoscenze e capacità. L’Associazione ha inoltre tra i propri scopi la gestione e la manutenzione dell’Oasi, nonché la custodia, la vigilanza e il sostentamento degli animali custoditi nell’area o che qui vi trovano rifugio.
Ma l’oasi non ospita solo le maestose cicogne bianche: vi sono infatti, diverse specie di anatidi, il Geronticus Eremita, diversi tipi di pesci e il cavallo selvatico della specie “Tarpan”, vivente in tempi antichi allo stato brado in vaste aree dell’Europa centrale e orientale. Ecco che Fagagna, l’oasi della cicogna, può diventare una meta per tutti gli amanti della natura che desiderino immergersi nel mondo di questo straordinario volatile.
di Davide Stocovaz