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Fondi UE e DDL 153: Zilli illustra il nuovo strumento finanziario

09.02.2022 – 07.10 – È stato illustrato ieri dall’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, alla I Commissione presieduta da Alessandro Basso il contenuto del disegno di legge 153. La nuova norma va a modificare per la seconda volta la legge regionale 14/2015 relativa all’attuazione dei programmi Por Fesr, che hanno come obiettivo investimenti in favore della crescita e dell’occupazione per i periodi 2014-20 e 2021-27. Il DDL 153, una volta approvato, metterebbe a disposizione delle politiche d’investimento del Friuli Venezia Giulia una misura finanziaria complessiva di 30 milioni di euro, composta da uno stanziamento di 20 milioni, già previsti per il 2021, a cui andrebbero ad aggiungersi ulteriori 10 milioni di euro previsti nella finanziaria 2022. La suddetta proposta di legge, “Modifiche alla legge regionale 5 giugno 2015, n. 14”, che è d’iniziativa della Giunta regionale, racchiude le misure finanziarie atte a destinare le ingenti risorse che provengono dal PNRR e dalla Programmazione comunitaria 2021-2027. Le modalità di erogazione dei finanziamenti poste all’attenzione della I Commissione, “sono complementari alle linee strategiche della Programmazione comunitaria e servirà a centrare gli obiettivi che la Regione si è posta sul piano degli investimenti e della crescita di competitività”. Sottolinea Zilli.

Si tratta di un nuovo strumento finanziario che andrebbe a garantire la realizzazione di quelle progettualità strategiche, già candidate ai fondi, che non ne hanno potuto beneficiare in quanto l’ampia progettualità, presentata dalle direzioni centrali e dal partenariato di settore, non è risultata finanziabile nell’ambito del Programma operativo regionale cofinanziato dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Por Fesr) 2021-27. La definizione di quei progetti sarà approvata dalla Giunta regionale con delibera, previa consultazione della competente Commissione consiliare. Inoltre, il disegno di legge 153 prevede anche l’introduzione di nuove disposizioni attuative dei programmi. La prima disposizione è volta a definire la gestione dei ritiri e dei mancati recuperi per crediti di modico valore; per queste casistiche, che non prevedono il recupero nei confronti dei beneficiari, la copertura è garantita con le risorse regionali aggiuntive previste per ciascun Programma. L’altra disposizione specifica che le risorse in anticipazione già assegnate per l’avvio del Programma regionale 2021-27 Fesr con la legge regionale 4/2021 (la prima che ha apportato delle modifiche alla Lr 14/2015) sono utilizzabili nell’ambito della gestione fuori bilancio prevista dalla Lr 14/2015.

L’assessore Barbara Zilli

“In pratica – ha sottolineato l’assessore Zilli – si tratta di linfa in più che diamo al nostro territorio, per ora di 20 milioni ma a cui ne aggiungeremo altri 10, risorse già previste nella legge regionale di stabilità 2022 che necessitano di superare degli adempimenti tecnici, cosa che avverrà a breve con un’apposita deliberazione”.

L’esame del ddl è in programma per giovedì prossimo, 10 febbraio, ma non sono mancate le prime domande da parte di alcuni consiglieri: Enzo Marsilio (Pd) ha avuto chiarimenti su come il provvedimento si innesti con i ragionamenti già fatti con la Stabilità sul Fondo di rotazione a disposizione per i Comuni per la progettazione di interventi strategici; Furio Honsell (Open Fvg) sulla possibilità che i nuovi fondi possano essere utilizzati dai Comuni per attuare il Piano d’azione per l’energia sostenibile (Paesc), ovvero il documento con cui i sindaci dimostrano in che modo l’amministrazione comunale intende raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica; Diego Moretti (Pd) sulla preferenza dell’assessore a utilizzare i bandi quale criterio di assegnazione, seppure ancora nulla sia stato definito in tal senso.

[l.f]

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