04.02.2022 – 09.30 – Nuove deroghe per le qualifiche professionali sanitarie: vista la necessità di personale sanitario all’interno delle strutture regionali, è stata approvata da parte della Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia una delibera, proposta dal Vicegovernatore Riccardo Riccardi, per “mettere in campo strumenti necessari a fronteggiare la strutturale e grave carenza di risorse umane. In questo modo possiamo assicurare l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza”.
Si tratta di un provvedimento che “approva quegli indirizzi operativi che mettono le strutture sanitarie pubbliche, quelle private o accreditate, le strutture sociosanitarie accreditate e convenzionate con il Servizio sanitario regionale nelle condizioni di poter assumere temporaneamente personale sanitario in possesso di un titolo di studio non riconosciuto dal Ministero della Salute”.
Ciò significa che verranno impiegati professionisti sanitari anche di Paesi non appartenenti all’Unione europea, purché titolari di un permesso di soggiorno che consenta di svolgere attività lavorativa e che presentino un titolo di studio conseguito all’interno della Ue oppure iscritti a un ordine o albo professionale dello Stato di provenienza.
Viene inoltre contemplata la possibilità di utilizzare personale con titolo di studio conseguito in un Paese non appartenente all’Unione europea con traduzione asseverata in italiano, l’iscrizione a un ordine o albo professionale dello Stato di provenienza, sempre con traduzione asseverata, e la dichiarazione di valore rilasciata dall’Autorità diplomatica o consolare italiana presente nel Paese dove è stato rilasciato il titolo, finalizzata a verificare che quest’ultimo soddisfi pienamente le direttive Ue.
“Siamo convinti” conclude Riccardi “che questo strumento fornito dalla decretazione d’urgenza possa fornire una adeguata risposta alla grave carenza di personale, rafforzando così l’attività assistenziale sul territorio del Friuli Venezia Giulia”.
[c.c]