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sabato, 19 Aprile 2025

Bassa Friulana: Pizzimenti e Bini presentano Progetto Pilota

27.01.2022 – 19.09 – Il Ministero dello sviluppo economico (MISE), il 30 luglio 2021, ha dato il via a un nuovo bando per il finanziamento di “Progetti Pilota” volti allo sviluppo del tessuto imprenditoriale territoriale. Un bando, tuttavia, caratterizzato da due vincoli ineludibili: che le realtà che si presentano abbiano precedentemente stretto un “Patto Territoriale”e che si trovino nella medesima area di riferimento. Gli assessori regionali a Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti, e alle Attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, dopo essersi confrontati sulle possibili strategie di competenza, hanno presentato ieri 26 gennaio il bando ai soggetti firmatari che erano coinvolti nel Patto Territoriale “Bassa Friulana”, stipulato il 9 luglio del 1999 e già conclusosi in termini di realizzazione d’interventi. L’accordo riguardava i Comuni di San Giorgio di Nogaro, di Cervignano del Friuli, di Torviscosa; la Provincia Udine; la CCIAA di Udine; l’Associazione degli industriali della Provincia di Udine; API; UAF; ASCOM; CGIL; CISL; UIL e il Consorzio per lo sviluppo industriale della zona dell’Aussa-Corno nominato “Soggetto responsabile del Patto” per gli adempimenti previsti dalla delibera CIPE del 21 marzo 1997 (protocollo n. 3893 del Consorzio).
Il Mise ha messo a disposizione delle risorse residue, per chi aveva precedentemente gestito dei Patti Territoriali in ambito nazionale, alle quali si potrà accedere presentando dei nuovi progetti pilota per la realizzazione di ulteriori interventi che siano in linea con gli obiettivi del bando. Lo scopo è sia quello di promuovere nuovi ed innovativi modelli di sviluppo territoriale, sia di far tesoro di pregresse esperienze positive dei soggetti responsabili nell’ambito dei Patti stessi. Ogni progetto pilota dovrà essere costituito da interventi pubblici e/o interventi imprenditoriali tra loro coerenti.

Gli assessori regionali a Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti, e alle Attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini

La proposta presentata dalla Direzione infrastrutture territorio riguarda nello specifico il risanamento del piano stradale lungo la regionale 80, che verrà sistemata dall’uscita dell’autostrada di San Giorgio di Nogaro fino alla punta estrema dell’Aussa Corno, che si affaccia sull’acqua della laguna. Tale strada è attualmente difficoltosa e trafficata per un passaggio dei mezzi di trasporto pesanti. Gli interventi riguarderanno il rifacimento del manto stradale, la predisposizione di rotonde ove necessario, interventi di messa in sicurezza sugli incroci in corrispondenza di raccordi particolari e la realizzazione di barriere stradali per una migliore protezione del traffico. Oltre a questo, considerando che questo asse stradale è attraversato da raccordi ferroviari che vanno all’interno delle singole imprese, si stanno cercando adeguate soluzioni logistiche per la movimentazione delle merci.

Dal canto suo, Sergio Emidio Bini ha sottolineato “la potenzialità industriale dell’Aussa Corno su cui la Regione si sta spendendo per il superamento della fase di Commissariamento ormai prossima alla chiusura”. Lo sviluppo economico dell’area passa inevitabilmente attraverso il miglioramento della navigabilità del Corno, attualmente bloccata allo sbocco sul mare da problemi legislativi che non permetto di realizzare dragaggi necessari al flusso di navi oltre le 8.000 tonnellate. Con la chiusura della procedura di liquidazione del Consorzio Ziac, sarà finalmente possibile il passaggio di tutte le aeree rientranti nella zona industriale dell’Aussa-Corno al Cosef, favorendo l’insediamento di nuove realtà produttive e lo sviluppo delle potenzialità di Porto Nogaro.
La centralità del recupero dei traffici di Porto Nogaro è sicuramente al centro del progetto proposto dalla Direzione attività produttive, che ha colto nell’occasione l’appello degli industriali friulani, per sbloccare l’ordinanza sulla porzione di canale che nega l’accesso alla banchina Magreth alle navi di grossa portata. La risposta alle esigenze funzionali del trasporto via mare delle aziende insediate nella provincia di Udine del settore siderurgico e manifatturiero, che caratterizzano il tessuto economico-produttivo del Friuli, è un tema di prioritaria importanza.
Le iniziative proposte da entrambi gli assessori, Pizzimenti e Bini, per partecipare al bando sono state bene accolte non solo da tutti i soggetti firmatari del Patto Territoriale “Bassa Friulana” ma, altresì, hanno incontrato l’apprezzamento degli amministratori locali ed i rappresentanti di Confindustria Udine che vedono il potenziamento della zona, partendo dalla navigabilità del Canale, come un’urgenza da affrontare in tempi brevi.

[l.f]

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